Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 04 Settembre 2013
Livigno: «Aquagranda è salva
Ma in futuro va rilanciata»
Il vice presidente di Atc, Galli, valuta una serie di cambiamenti, anche strutturali
Intanto, nell’immediato il Comune, soddisfatto, resta però vigile sull’andamento dell’attività
Anche se un po’ meno grande - restano chiusi ristorante, hotel, thermarium - resta sempre Acquagranda con tanto di piscina, palestra e fitness aperte. «Era importante evitare la chiusura di Aquagranda e ci siamo riusciti, centrando il nostro obiettivo- afferma il vice sindaco di Livigno, Narciso Zini -. Era fondamentale tenere aperta la parte sportiva visto che abbiamo già le prenotazioni di diverse rappresentative nazionali».
Ma il conseguimento dell’obiettivo minimo non può certo far calare l’attenzione dell’amministrazione comunale di Livigno nei confronti di Aquagranda: «La trattativa con Aquagranda e Livigno Spa va avanti - svela Zini-. Non faremo cadere il nostro interesse sulla questione, è evidente che vogliamo arrivare ad un’apertura nuovamente totale della struttura. Per le modifiche strutturali non è certamente il momento vista la situazione debitoria di 1 milione di euro. Casomai sarà una nuova proprietà a dover modificare la struttura».
L’esito positivo della vicenda soddisfa anche l’associazione Turismo e commercio di Livigno che aveva manifestato pubblicamente la propria disponibilità a scendere in campo per scongiurare la chiusura del centro wellness costato 22 milioni di euro: «Più di così non si poteva certo ottenere - afferma il vice presidente di Atc, Roberto Galli -.È importante aver evitato la chiusura, certo ora non bisogna abbassare la guardia per evitare di ritrovarci fra due-tre mesi nelle medesime condizioni attuali. Trovare una gestione nuova sarebbe stato molto difficile visto ch i requisiti richiesti sono specifici: ad esempio bisogna far parte della società Aquagranda».
Galli ha le idee chiare sulle soluzioni da adottare per un rilancio di Aquagranda: « Dopo qualche anno di prova, è evidente che bisogna cambiare qualcosa. La zona black pool deve essere trasformata in una piscina ludica con un scivolo per i bambini; il thermarium deve essere portato a un livello superiore. Visto che l’unica parte che rendeva erano le camere bisogna realizzarne altre».
Le buon intenzioni per vedere orizzonti più sereni ci sono tutte, prima di farla apprezzare dai turisti Aquagranda deve tornare ad essere amata dai livignaschi: «All’inizio dell’attività c’è stata molta attenzione da parte dei livignaschi - ricorda Roberto Galli -. Gli albergatori ai tempi della gestione della Swing Planet acquistarono molti biglietti prepagati per darli ai propri clienti. Sono seguiti poi due, tre anni di disaffezione. Noi come associazione Atc siamo riusciti a siglare delle buone convenzioni per la parte sportiva e quindi la struttura stava iniziando a prendere piede. Visto che stiamo puntando su un turismo sportivo, è ovvio che non possiamo rinunciare alla piscina».
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