Cronaca / Lecco città
Lunedì 16 Giugno 2014
«L’Expo spingerà il turismo
Ma a Lecco serve il porticciolo»
In Confcommercio discusse le prospettive legate all’evento milanese
Migliora l’offerta ricettiva, ma restano alcune carenze strutturali
«Nel 2013 i turisti stranieri in visita a Lecco, per la prima volta, hanno superato quelli italiani».
E’ uno dei dati usciti dal convegno “Lecco 2015. Road map verso Expo” organizzato dal Gruppo giovani imprenditori di Confcommercio Lecco, guidato dal presidente Claudio Somaruga. Il convegno ha cercato di fare una sorta di radiografia del territorio a nove mesi dall’inizio di Expo 2015.
I relatori sono stati Giuseppe Ciresa, presidente di Confcommercio Lecco, Francesca Colombo, assessore provinciale al turismo, Fabio Dadati, titolare della “Casa sull’albero” e consigliere di Federalberghi Lecco, Fabrizio Ferrari, chef stellato del ristorante “Il Porticciolo 84”, Bruno Gaddi, presidente del Gruppo agenzie di viaggio, e Alberto Riva, segretario generale di Confcommercio Lecco.
Da tutti gli interventi è emerso come la prossima Esposizione universale sia un’occasione importante per il nostro territorio anche se non sarà il punto di arrivo, quanto il trampolino di lancio di un percorso che deve continuare anche successivamente. «I commercianti – ha detto Ciresa – devono avere un ruolo importante, ma bisogna muoversi per essere in grado di cogliere questa sfida. Le associazioni ed il sistema Lecco si stanno organizzando con progetti e proposte, ma occorre mettersi insieme per offrire il meglio del nostro territorio. Restano, poi, alcune lacune a cui dovremo porre rimedio; è, per esempio, inconcepibile che Lecco non abbia un porto turistico».
L’assessore Francesca Colombo ha fornito alcuni numeri di particolare interesse: «Il turismo a Lecco impiega il 5,4% della forza lavoro e la ricettività è in aumento soprattutto per quanto riguarda i bed and breakfast».
C’è anche un quadro preciso dei motivi che spingono il turista nel nostro territorio. «I turisti scelgono Lecco – ha continuato Francesca Colombo – per l’ambiente, il benessere e la gastronomia locale».
Le criticità sono emerse soprattutto dagli interventi di Fabio Dadati e Fabrizio Ferrari. Il primo ha rilevato come il turismo lecchese per decollare abbia bisogno di investimenti che permettano agli operatori di essere realmente dentro un sistema funzionante. Lo chef Ferrari ha invece posto l’accento sulla situazione della ristorazione. «Lecco soffre di un buco nero – ha detto – quello tra l’alta ristorazione e quella uniformata a una cultura gastronomica di poca qualità. Ci vuole una ristorazione fresca e giovane che sappia colmare questo scompenso». Da parte sua Bruno Gaddi ha insistito sulla necessità di far conoscere meglio la nostra città ed il nostro territorio.
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