Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 30 Aprile 2015
«Lettere di minacce per la mia scelta, ma non me ne pento»
Caso profughi, sono arrivate anche le lettere minatorie all’indirizzo dell’albergatore bormino Carlo Montini, titolare dell’hotel Stella
Dopo le email accusatorie, le critiche di colleghi e concittadini, sono arrivate anche le lettere minatorie all’indirizzo dell’albergatore bormino Carlo Montini, titolare dell’hotel Stella.
La sua colpa (secondo gli accusatori) è quella di aver ospitato nel proprio albergo di via Roma i profughi extracomunitari.
Clienti come gli altri per lui, ma non per chi protesta e addirittura è arrivato alle minacce. Due lettere con espliciti avvertimenti anche alla famiglia, con qualche insulto, nonché l’accusa di essere comunista sono state recapitate all’albergatore in questi giorni.
Due missive col timbro postale di Bologna, ma secondo Montini arrivano da più vicino coloro che lo minacciano. Non sono le uniche preoccupazioni per l’albergatore, piombato all’improvviso sotto i riflettori dopo che la sua decisione di ospitare i profughi ha sollevato tante critiche
«Non ne posso più neppure dall’assedio mediatico - rivela Montini dai sei anni a Bormio -. Tutti mi cercano e tutti mi vogliono, ma devo anche cucinare per i profughi, non posso solo fare interviste».
Intanto i quattro profughi - due del Bangladesh e due del Gambia, ospiti dal 18 aprile nell’albergo di via Roma - vivono serenamente la loro permanenza nella Contea, ignari del putiferio scatenatosi per il loro arrivo.
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