Lega contro i profughi a Esino
«Rovinano il turismo in paese»
«Il Governo ci vessa con tasse inique, poi spende i soldi per loro
Non capiscono la lingua e noi non abbiamo i carabinieri vicino»
La presenza dei profughi ad Esino, in piena stagione estiva, può creare disagi al paese.
Prende una posizione netta la sezione Riviera e Val d’Esino della Lega e critica la scelta che comunque in paese sta creando malumore.
Paese senza sindaco
«Da “Mare Nostrum” a “Mostro nostrum”. Grazie a questa demenzialità, - afferma il segretario cittadino – Silvano Stefanoni - le presenze di profughi sul nostro territorio sono numerose ed ora anche nella tranquilla Esino hanno cominciato ad arrivare dei disperati. Nella serata di lunedì, dalla Sicilia, sono giunti in paese una quindicina di uomini provenienti dal Bangladesh e Pakistan. Per una cittadina in piena stagione turistica può creare disagi la presenza coatta di immigrati sconosciuti, trasferiti qui da questo Governo, che ha cancellato il reato di clandestinità e contemporaneamente continua a vessare i cittadini con tasse inique, il cui ricavato viene poi sperperato in questo modo».
Tredici sono infatti i profughi cha hanno trovato alloggio all’hotel “La Montanina” gestito dal Coe.
Si aggirano spaesati per il paese, indossando una tuta bianca, una situazione simile a quella di Guantanamo dove i detenuti vestivano di arancione.
«Sicuramente è stata fatta una valutazione superficiale del territorio - rimarca Stefanoni -, non tenendo conto che le strutture ed il personale in grado di seguire questi profughi, che non parlano una parola di italiano e quindi danno luogo a frequenti i malintesi, non solo in loco. Senza contare che non abbiamo il sindaco, i carabinieri sono lontani e quindi non è il posto adatto a loro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA