Cronaca / Lecco città
Martedì 19 Novembre 2013
Lecco, via Balicco
La telecamera killer
Il sistema di controllo della ztl era spesso fuori uso e gli automobilisti si erano abituati a passare. Così in questi due mesi c’è chi è stato multato venti o trenta volte. E adesso fioccano le proteste
Le telecamere di controllo della Ztl, zona a traffico limitato, fino a due anni or sono non funzionavano. Oppure, se lo facevano, operavano a “singhiozzo” e, comunque, non di notte.
Sarebbe questo il motivo per il quale anche attraverso i varchi già presidiati (via Sauro, via Volta, via Cairoli), sono passati migliaia di “ignari” automobilisti, beccandosi una vera e propria fiumana di contestazioni. La rivelazione viene dal comando stesso di Polizia Locale che, per ammissione del comandante Franco Morizio, spiega così, indirettamente, la mole di verbali giunta metaforicamente sul suo tavolo. Metaforicamente perché se glieli accumulassero sulla scrivania, Morizio annegherebbe. Intanto, però, deve arginare una valanga di proteste.
«Non ho conoscenza di quanto avvenuto prima del mio avvento – osserva Franco Morizio – ma da quanto mi riferiscono, le telecamere non funzionavano bene da un paio di anni. Soprattutto nella fascia oraria dalle 20 alle 7 (anche per limiti tecnologici legati alla capacità di ripresa delle telecamere, n.d.r.). Tanto che la ditta che a un certo punto fece consegna e collaudo delle nuove apparecchiature, nel momento in cui non andavano più le vecchie, gratuitamente. Questo in ragione dello “stato di vetustà dell’impianto”».
Come a dire che erano talmente vecchie e malandate che manco la ditta, obbligata alla manutenzione dal contratto di vendita, se la sentì più di aggiustarle, ma le sostituì. Questo cosa vorrebbe dire? «Che l’abitudine a non vedersi infliggere multe, ha creato probabilmente cattive abitudini».
Sembra proprio così se si considera che ci sono persone che hanno inanellato, venti-trenta verbali in un paio di mesi. Quasi uno al giorno. Anzi, alcuni ne hanno presi anche più d’uno a giornata. Non si può certo dire che non fossero avvertiti. Viene da pensare, però, che il mal vezzo di entrare nella Ztl “colabrodo” di prima, avesse fatto pensare a qualcuno che tutto fosse lecito.
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