Cronaca / Lecco città
Giovedì 26 Settembre 2013
Lecco: vertenze Bessel, Algat, Rsi
Produzioni da rilanciare
Ci sono tre crisi aziendali che destano preoccupazione perché rischiano di arrivare a una soluzione negativa. Si tratta della Bessel Candy di Santa Maria Hoé, entrata in crisi nel 2011, la Rsi di Costa Masnaga e Algat di Valgreghentino
Ci sono tre crisi aziendali che destano preoccupazione perché rischiano di arrivare a una soluzione negativa per i dipendenti. Si tratta della Bessel Candy di Santa Maria Hoé, entrata in crisi nel 2011, la Rsi di Costa Masnaga e Algat di Valgreghentino.
Il ministero del Lavoro ha respinto la richiesta presentata dai sindacati di ridurre gli esuberi di Bessel Candy allargando le assunzioni a Brugherio attraverso un contratto di solidarietà per tutti i dipendenti del gruppo. L’obiettivo era quello di consentire a tutti i 142 dipendenti di Santa Maria Hoé di continuare ad avere un posto attraverso il ricorso alla solidarietà, ma il ministero ha detto che questa soluzione non è percorribile. Quindi, entro la fine dell’anno saranno ricollocati solo 60 dipendenti a Brugherio e «per gli altri sarà necessario trovare un’ alternativa – spiega Enrico Civillini della Fim – Lavoreremo per rinnovare un percorso di cassa integrazione per non lasciare queste persone senza un sostegno al reddito».
Il secondo nodo che sta per giungere al pettine è Rsi, con i suoi cento dipendenti, che si trova in procedura fallimentare. Presto sarà aperto l’asta pubblica per la vendita della società e dei beni immobili: «Stiamo cercando di fare il possibile per sostenere la rinascita industriale di Rsi – spiega Civillini – ma non è semplice perché, come ci ha fatto capire l’ente regionale, portare qui la manutenzione del parco ferroviario è difficile dal momento che Costa Masnaga non si trova in un punto di snodo, ma in una zona periferica. Inoltre lo stabilimento è chiuso da ormai tre anni e servirebbe una consistente opera di manutenzione e aggiornamento della struttura. C’è invece la possibilità che qualcuno subentri, ma con altre attività diverse dal ferroviario».
Infine la questione Algat, la società torinese che ha una sede a Valgreghentino e che occupa 57 dipendenti. Anche questa azienda, che si trova in procedura fallimentare, sarà messa all’asta entro la fine del mese: «L’impressione è che non ci sia molto interesse per l’unità produttiva lecchese – dice Emilio Castelli della Uilm – perché il cuore delle attività è concentrato nel torinese. Dovremo fare il possibile per evitare che lo stabilimento di Valgreghentino e i suoi dipendenti vengano penalizzati dalla vendita all’asta, chiedendo al curatore di mantenere l’unione delle tre sedi industriali».
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