Cronaca / Lecco città
Lunedì 30 Giugno 2014
Lecco: la vendita dell’Arlenico
Trattative ad uno snodo
La scadenza del bando di vendita della Lucchini in amministrazione straordinaria è fissata per il 3 luglio
La scadenza del bando di vendita della Lucchini in amministrazione straordinaria è fissata per il 3 luglio, quindi entro questa settimana i giochi dovrebbero chiudersi.
Il condizionale è d’obbligo, perché la trattativa con gli indiani di Jindal potrebbe non essere ancora terminata e per disegnare il futuro di Lucchini, che ha tra le sedi Piombino e Lecco, potrebbe volerci ancora qualche tempo. Anche il segretario generale della Fim- Cisl, Marco Bentivogli, lascia intendere che i tempi potrebbero allungarsi.
Tant’è che recentemente ha lanciato un appello al governo: «Fare di tutto affinché la cessione dello stabilimento della Lucchini avvenga entro luglio», ha detto a margine di un’assemblea dei delegati siderurgici.
Il sindacato conferma che il gruppo indiano Jindal è nella fase più avanzata per la verifica della possibilità di acquisizione: «Qualora ciò avvenisse è necessario che il piano industriale da presentare entro il semestre successivo garantisca lo sviluppo degli asset produttivi e una riqualificazione industriale tecnologica dell’area a caldo dello stabilimento. Infine, bisogna accelerare il percorso per concretizzare tutte le azioni previste nell’accordo di programma a partire dalla realizzazione di un polo per la rottamazione navale su cui, a prescindere dalla destinazione della nave Concordia, va riconfermato l’impegno del ministero della Difesa a destinare a Piombino le navi militari da dismettere e rottamare. Piombino - conclude Bentivogli - è il banco di prova della capacità del Governo e delle istituzioni locali, di difendere il settore primario dell’industria italiana e con essa centinaia di migliaia di posti di lavoro». Sempre più in ombra, invece, il futuro del polo lecchese, forse destinato a Duferco e Feralpi, e che per un paio di settimane ha lavorato sfruttando le billette di altre acciaierie . Un segnale positivo, ma che comunque non tranquillizza i 90 dipendenti dell’Arlenico , tornati in contratto di solidarietà fino a data da destinarsi.
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