Cronaca / Lecco città
Mercoledì 27 Novembre 2013
Lecco, tute blu: la crisi continua
In dieci mesi persi 400 posti
Licenziamenti ancora in aumento tra le tute blu lecchesi: sono 400 gli addetti al metalmeccanico
che dall’inizio dell’anno hanno perso il posto di lavoro
Da alcuni mesi la Fiom sta segnalando l’aumento del ricorso alla mobilità e quindi ai licenziamenti perché, essendo giunte a termine molte procedure di cassa integrazione, le aziende sono passate alla conclusione dei rapporti di lavoro e l’effetto immediato è che in questa coda di 2013 tanti stanno effettivamente perdendo il posto di lavoro. Mirco Rota, segretario regionale della Fiom Cgil dice: «In Lombardia a fine anno saranno oltre 7000 i licenziati, servono risposte e serve una legge regionale sui contratti di solidarietà per tamponare questa emergenza».
Nel solo mese di novembre, in provincia di Lecco, hanno perso il lavoro 87 persone, mentre a novembre dello scorso anno i licenziati erano stati trentanove, ciò significa che c’è stato un raddoppio dei licenziamenti, e in percentuale si stima un aumento del 44,4% del ricorso alla mobilità. «Si tratta di un aumento costante che non lascia ben sperare e non fa intravedere alcun margine di ripresa, a dispetto dell’ottimismo ostentato da più parti - continua il sindacalista - L’emergenza lavoro raggiunge punte drammatiche», a livello locale il dato anno su anno registra un aumento del 44,4%, contro una media lombarda del 28%. Se nel periodo gennaio-novembre 2012, i licenziati erano stati 287 a livello locale (5061 in Lombardia), nel periodo analogo del 2013, i licenziamenti complessivi sono saliti a 400 (6457 in regione). «Questa è una situazione di grande sofferenza per i lavoratori della grande e media impresa, cui bisogna rispondere con interventi mirati e immediati», conclude Rota.
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