Cronaca / Lecco città
Lunedì 28 Ottobre 2013
Lecco, «Troppa burocrazia
Autotrasporto: settore in crisi»
Dell’Oro (Confartigianato): «Un lavoro impossibile per i giovani»
«Per legge, necessari investimenti tali da scoraggiare chiunque»
Quest’anno, per la prima volta, nessun giovane si è iscritto fra gli autotrasportatori di Confartigianato.
Troppi costi per iniziare e troppa burocrazia, ci spiega il responsabile della categoria per l’associazione Giovanni dell’Oro, frenano «chi intorno ai 25 anni vuole iniziare a trasportare per conto terzi ma, fin dall’inizio, si trova di fronte a un muro di investimenti obbligatori tali da scoraggiare chiunque».
Il primo limite, che in fondo è il più contenuto, sta nel fatto che la patente “C” ora non basta più, serve la qualificazione di conducente, che vale cinque anni. Si fa in autoscuola a costi di mercato e, per dare una mano, l’associazione la fa a prezzi scontati. Poi arriva il primo grande ostacolo: il corso di abilitazione della durata di 4 mesi e che, «esame compreso – dice Dell’Oro – costa sui duemila euro. Ma non è tutto: un ragazzo che vuole iniziare si sente richiedere capacità finanziaria e una fideiussione bancaria di 9mila euro l’anno. Ma l’impresa si fa impossibile – conclude – quando ti dicono che per iniziare ora hai queste alternative, una più onerosa dell’altra: acquistare un camion Euro5 oppure ritirare il parco veicolare di una ditta che vende o cessa l’attività». Per lui, il momento più brutto – spiega - «è accogliere un ragazzo che viene a chiedere informazioni su come iniziare e vedere che se ne va a testa bassa amareggiato. Prima di queste ultime modifiche – aggiunge – per lavorare per conto terzi bastava presentare una domanda. Una restrizione ci voleva ma questi sono ostacoli insormontabili».
L’associazione riunisce 200 autotrasportatori «in una professione – dice Dell’Oro – in cui ormai stiamo perdendo il senso vero del lavoro, a causa della burocrazia e dell’eccesso di documenti e carta da produrre. Una burocrazia che stringe le maglie sui nuovi ingressi ma anche quelle di chi è in attività e vorrebbe rimanerci. Nel nostro ultimo consiglio direttivo si è praticamente parlato solo di questo, perciò ora, a livello centrale, con la nuova legge di stabilità cerchiamo di ottenere incentivi per le nuove attività dei giovani».
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