Cronaca / Lecco città
Sabato 07 Dicembre 2013
Lecco: Russia e Ucraina dei nuovi ricchi
Il mobile lecchese cresce sul mercato
In un anno i fatturati sono raddoppiati e promettono ulteriori balzi in avanti
La Cazzaniga Arredamenti con la qualità ha conquistato spazi importanti
Anche se i numeri assoluti rimangono contenuti, l’export di mobili fabbricati a Lecco verso la Russia dal 2012 al 2013 è più che raddoppiato, passando da poco più di mezzo milione di euro al milione di quest’anno come mostrano gli ultimi dati Istat elaborati dalla Camera di commercio di Milano.
L’incremento, che segue una tendenza generale di tutte le province lombarde con una media regionale delle vendite in Russia che segna un +12,4%, è segnale che quel grande mercato con 142 milioni di abitanti e una classe media in forte ascesa sta entrando stabilmente nelle strategie di business delle aziende locali. Un mercato che, grazie alle enormi disponibilità delle classi più elevate, sfoggia i marchi del lusso del made in Italy e ne apprezza la qualità dei prodotti.
Aziende che, come la “Arredamenti Cazzaniga” di Barzanò, pur essendo già da tempo internazionalizzate non perdono occasione per incontrare nuovi buyer della Federazione Russa, com’è accaduto lo scorso 4 dicembre quando l’azienda lecchese ha partecipato a Desenzano del Garda al B2B Sistema Casa organizzato da Unicredit insieme a Federlegno, Ice e Promos con la sponsorizzazione di Dhl Express per fare incontrare aziende italiane con potenziali clienti russi e ucraini.
L’impresa, che ha 22 dipendenti ed è alla quarta generazione per la produzione di arredo di alta gamma, è presente direttamente su diversi mercati europei oltre che a Dubai.
La sua specializzazione è il classico ed è un’eccellenza nella produzione di boiserie per i rivestimenti in stile.
Ma, ci spiega l’imprenditore, nel tempo la versatilità e la volontà di adattamento al mercato è stata tale che oggi l’azienda è attrezzata per rispondere anche ai clienti che chiedono mobili moderni.
«Noi – spiega Cazzaniga – lavoriamo in prevalenza per il residenziale e i grossi yacht. In proposito, il grande danno è stato permettere che la nautica italiana scomparisse, anche se vediamo che qualcosa sta tornando. In generale, nonostante la crisi, il lavoro non ci è mai mancato anche se comunque è diminuito. Ma nella mia lunga esperienza in azienda e in questo settore non ho mai vissuto un periodo più difficile e complicato di questo, in cui le aziende sono pressate da difficoltà finanziarie, da pagamenti difficili e rapporti con le banche complicati».
All’imprenditore interessa lo sviluppo sull’estero e lo persegue con determinazione. Ci spiega che anche la quota di clienti italiani che pure l’azienda ha «alla fine comprende clienti lombardi e brianzoli che lavorano sui mercati dell’Est europeo, per i quali quindi indirettamente produciamo. Ora – aggiunge – qualche nostro cliente storico italiano sta tornando ma, in generale spiega che «gli italiani con delle possibilità preferiscono farsi la casa all’estero. Ed è un peccato, perchè questo è un Paese dove i soldi non mancano».
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