Cronaca / Lecco città
Giovedì 08 Agosto 2013
Lecco: rubato il computer
di padre Angelo Cupini
Hanno asportato dalla camera di padre Angelo Cupini il computer portatile nel quale aveva salvato materiale prezioso per la vita della comunità.
Hanno asportato dalla sua camera il computer portatile nel quale aveva salvato materiale prezioso per la vita della comunità.
Ha scelto un social network padre Angelo Cupini responsabile della Comunità di via Gaggio, per lanciare un appello a chi lo ha derubato.
Sul suo profilo Facebook è infatti comparso un post, contenente un messaggio «a chi (lui o lei) ha asportato dalla mia camera nei giorni scorsi il computer di lavoro: è stata fatta regolare denuncia ai carabinieri. Nella memoria ci sono materiali preziosi della vita dell’associazione Comunità di via Gaggio, sulla questione giovanile e sui temi dell’immigrazione. Vi chiedo di farcelo riavere, è un bene collettivo dell’associazione».
Racconta padre Cupini: «Sono stato lontano da Lecco per alcuni giorni per questioni di lavoro. In questo periodo, in comunità ci sono praticamente solo io, non ci sono altri ospiti. Quando oggi (ieri per il lettore, ndr) ho fatto ritorno e sono andato nella mia camera, ho subito notato che dalla scrivania era sparito il portatile».
Non è una questione economica, per il sacerdote: «Il danno è rilevante dal momento che nella memoria di quel pc ho salvato materiale necessario alla vita della comunità così come materiale relativo ai temi che trattiamo per la nostra attività. Essendo rientrato oggi dopo alcuni giorni di assenza, ovviamente non sono in grado di sapere quando il computer è stato portato via. Quel che è certo è che il responsabile non ha forzato porte o rotto finestre per entrare in comunità. Non so dire se possa essere qualcuno che ha le chiavi, non vorrei proprio pensarlo, ma certamente è una persona che conosce il posto e che si è mossa con grande sicurezza».
La speranza di padre Angelo e di tutti gli amici della Comunità di via Gaggio è ovviamente che l’appello possa andare a buon fine e in tempi brevi. Perché se il reato di furto è di per sè odioso in quando va a intaccare la sfera personale, in questo caso il danno è più ampio, dal momento che non coinvolge il solo proprietario del bene asportato ma la gestione di una struttura di grande valenza sociale come la Comunità di via Gaggio.
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