Cronaca / Lecco città
Mercoledì 20 Novembre 2013
Lecco: il risparmio dei più piccoli
Vince sempre il libretto postale
I risultati di un’indagine sull’orientamento delle famiglie italiane
Nella nostra provincia sono circa centomila gli intestatari
I risparmi per i più piccoli si accantonano sempre più “alla vecchia maniera”, affidandoli alle Poste.
Lo rivela un ‘indagine condotta sull’orientamento delle famiglie italiane, che dimostrano di mantenere questo filo conduttore con il passato, e non soltanto per i figli, in tempo di crisi.
A livello nazionale, infatti, sono circa 30 milioni i libretti di risparmio postale sottoscritti; di questi, il 10% è collocato in Lombardia, con oltre 100mila ubicati nella sola Provincia di Lecco. Crescono in modo consistente anche i libretti postali intestati a minori: sul territorio lecchese sono oltre 13.000 (oltre 300.000 in Regione).
«Una formula di investimento semplice e sicura per tutti, bambini e ragazzi compresi – fanno notare Poste Italiane -. Il segreto del successo sta nell’economicità della formula: i libretti sono esenti da spese di apertura, gestione e chiusura, si possono aprire presso qualsiasi ufficio postale anche con somme contenute e le cifre depositate sono sempre disponibili. Inoltre i Libretti postali, emessi da Cassa Depositi e Prestiti e quindi garantiti dallo Stato, restituiscono sempre il 100% del capitale investito e gli interessi maturati».
La tendenza delle famiglie italiane, in questo senso, è sempre più a guardare in prospettiva, per cercare di garantire un futuro il più sereno possibile – in base alle disponibilità economiche – ai figli, naturalmente pensandoci con congruo anticipo.
Dedicati ai minori, infatti, sono attivabili negli uffici postali tre tipologie di libretto postale, ciascuna con caratteristiche legate alla fascia d’età alla quale sono riferite: da zero a 12 anni (“Io cresco”), da 12 a 14 anni (“Io conosco”), da 14 a 18 anni (“Io capisco”).
Questi libretti offrono un rendimento del 3% lordo, possono essere aperti dai genitori congiuntamente, o dal genitore che eserciti in via esclusiva la potestà, con un versamento minimo di soli 10 euro. Possono essere intestati ad un solo minore e consentono una giacenza massima di 10mila euro. Il passaggio da una tipologia a quella successiva – ovviamente in base all’età del titolare – avviene in automatico.
Possibilità sempre più usufruite, dunque, dai genitori più lungimiranti, ma anche da familiari e amici specie in occasione di nuove nascite, in virtù dell’opportunità di accantonare periodicamente – senza i costi che caratterizzano invece soluzioni analoghe offerte da altri soggetti – quote anche non troppo consistenti, che sul lungo periodo possono rappresentare però un gruzzolo in grado di permettere al ragazzo di investire per il proprio futuro, con studi all’estero o quant’altro.
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