Cronaca / Lecco città
Sabato 06 Giugno 2015
Lecco. «Ripresa in arrivo
Ma ora riforme e meno tasse»
Gli imprenditori: la spinta arriva da fattori esterni il cambio favorevole
e il petrolio aiutano l’export. Walter Cortiana: «In Italia ancora troppi ostacoli»
In questi giorni a parlare di un’economia nazionale che «va meglio delle attese» è il Centro studi di Confindustria (Csc) che nei dati dell’ultima indagine congiunturale flash conferma «un’accelerazione che già dalla primavera è nelle carte delle spinte esterne», dal cambio euro-dollaro ai bassi tassi bancari, al calo del costo del petrolio. Un fatto che, secondo Confindustria, «aiuta la fiducia e consolida il miglioramento» che sta nei dati di una produzione industriale cresciuta dello 0,3% in aprile e dello 0,1% in maggio.
A non crescere ancora sono occupazione e consumi perciò ora, sottolinea il Csc, solo le riforme «possono aumentare sensibilmente occupazione e reddito degli italiani».
La ripresa c’è e ce lo confermano anche diversi imprenditori lecchesi che ora stanno a guardare cosa il Governo saprà mettere in campo nelle politiche industriali per sostenerla nei prossimi mesi.
«Nella nostra situazione aziendale – afferma Walter Cortiana, titolare della “3C Catene” di Lecco – abbiamo chiuso il 2014 con una crescita del 4% sul 2013, mentre in questi primi cinque mesi del 2015 registriamo la stessa percentuale in incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel raffronto fra fatturato e ordini siano in incremento e credo che oltre a certi fattori generali favorevoli a determinare il nostro risultato sia il fatto che l’azienda da tempo reagisce aggredendo i cambiamenti del mercato e senza aspettare le sorti del destino. Certo, mi fa sorridere sentire il nostro premier Matteo Renzi che invita ad allacciare le cinture perché saremmo in decollo. In realtà – aggiunge – siamo ancora in una situazione di tasse allucinanti e un costo del lavoro che a conti fatti raggiunge fra il 70 e l’80% della retribuzione. Per questi fattori credo che non ci sia imprenditore che non abbia pensato almeno una volta che sarebbe meglio chiudere».
L’azienda di Cortiana produce catene di piccole dimensioni di cui è leader in Italia e che esporta per il 25% del fatturato. Una quota in costante crescita «ma dentro un progetto aziendale complessivo», spiega Cortiana, fatto di diversificazione dei mercati e della clientela e di investimenti interni anche sulle competenze soprattutto commerciali.
I risultati positivi lo hanno indotto a fare, a inizio anno e utilizzando gli sgravi contributivi, una nuova assunzione: «ma si tratta – precisa – di un’assunzione in sostituzione che comunque avremmo fatto in quanto riteniamo importante non avere buchi nella nostra struttura di 10 dipendenti. Gli sgravi contributivi – aggiunge – sono una molla che può far scattare decisioni che nella maggior parte dei casi comunque un imprenditore prende se il lavoro ricomincia a girare».
Oggi la sua azienda fattura 1,2 milioni di euro in una struttura aziendale che, spiega Cortiana, può realizzare il 23% di fatturato in più senza aggravio di costi fissi. «È un obiettivo possibile – conclude - se la ripresa si stabilizza».
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