Lecco, rioni: strade pericolose, buche, velocità e auto ovunque

Tante le segnalazioni di grandi e piccoli problemi da parte dei cittadini. C’è chi chiede di mettere dei dossi al Bione. In Viale Adamello la ciclabile è usata come parcheggio

Posteggi che non si trovano, auto lasciate dove capita, passaggi pedonali che a volte sono pericolosi, il solito asfalto martoriato ma anche interventi come l’asfaltatura e il rifacimento della segnaletica in viale Rimembranze a Olate. Con la ripresa delle scuole e il ritorno a quella che viene definita la normalità, nei rioni è un fiorire di grandi e piccoli problemi. A San Giovanni il punto critico è viale Adamello con auto posteggiate anche in seconda fila e altre su quella che doveva essere un tratto di pista ciclabile che però è ben poco utilizzata.

Proposta

Negli ultimi tempi c’è stato pure l’aumento del traffico nella zona, tanto che un gruppo di residenti, tramite il servizio di segnalazioni, suggerisce al Comune l’attivazione del senso unico in via alle Villette, via Cavalesine e via don Orione, in quanto la carreggiata è stretta, in pendenza, con curve a gomito ravvicinate e con scarsa visibilità e senza marciapiedi. Introducendo il senso unico si potrebbero prevedere su un lato dei parcheggi delimitati da segnaletica orizzontale, e uno spazio per i pedoni.

In via Achille Grandi a Germanedo, dopo il cambio della viabilità, a detta di alcuni genitori sta diventato difficile raggiungere la scuola media Stoppani, prima bastava girare a sinistra e si raggiungeva comodamente la scuola, ora si devono superare due semafori e parecchio traffico aumentando il tempo di percorrenza di una decina di minuti rallentando ulteriormente la viabilità e portando smog.

Nella zona di viale Turati pare si aggiri un automobilista poco rispettoso delle regole che posteggia sull’incrocio tra via Capodistria e via Leopardi ostacolando il passaggio a chi deve accedere in via Leopardi.

A Castello ci sono invece mezzi che scendendo da via Palestro si ritrovano subito dopo la curva un passaggio pedonale, e purtroppo il rischio è quello di un incidente, tanto che ci sarebbe la richiesta di installare dei dissuasori. In via Bersaglio sono presenti auto che sostano in prossimità di una curva impedendo visibilità sia a piedi che in auto.

Segnaletica

Dal marciapiedi di via Col di Lana mancano invece le strisce pedonali che permetterebbero un “accesso protetto” a via Legnano. E sarebbe pericoloso pure l’attraversamento pedonale che dalla ciclabile porta al parcheggio della piscina del Bione, essendo situato su una strada a doppia corsia ad alto scorrimento. Pure qui la richiesta è quella di posizionare dei dissuasori rallenta velocità. Dissuasori che in passato erano stati chiesti anche lungo via Tonale verso viale Montegrappa, considerato che la velocità è uno dei problemi nelle strade rionali, che a differenza di quanto si possa pensare hanno un notevole passaggio di mezzi.

C’è poi il capitolo degli asfalti, in più tratti martoriati o rappezzati dopo i lavori ai sotto servizi e in altri punti in attesa di sistemazione da tempo: il Comune ha varato un piano asfalti che toccherà parecchie vie rionali quali via dei Partigiani a San Giovanni, via del Sarto a Chiuso, via allo Zucco a Olate, via Belfiore e via Filanda a Germanedo, corso Matteotti verso Castello. In via Filanda, invece, oltre alla riasfaltatura si prevede anche la formazione di un marciapiede a completamento di quello esistente.

Tanti lavori che verranno programmati nei prossimi mesi e che creeranno qualche disagio al transito ma poi renderanno delle strade molto più sicure.

Quella ciclabile monca trasformata in posteggio

Ma l’auto dove la metto? Non tutti hanno un posteggio e così ogni giorno a bordo strada è il caos. A Rancio e Germanedo è un susseguirsi di disagi con veicoli lasciate anche in divieto e multe che puntualmente arrivano.

In viale Adamello qualche spazio c’è, ma non sono sufficienti al rione che negli anni è cresciuto, e soprattutto al numero delle vetture che è aumentato esponenzialmente, visto che ormai tutte le famiglie ne hanno almeno un paio. C’è addirittura chi parcheggia sul tratto di pista ciclabile realizzato nel 2015, ben poco (anzi quasi per niente) utilizzato, così il più delle volte viene trasformato in un posteggio. Una ciclabile monca, creata in concomitanza con la riqualificazione del viale, che doveva allungarsi creando un percorso lungo la città, ma che poi è rimasta ferma. Il peggio è rappresentato dai tanti che lasciano l’auto in doppia fila davanti alle strisce pedonali, o a lato delle auto parcheggiate in modo corretto così da bloccarle.

A Rancio la situazione è complicata sia nella parte bassa del rione che in quella alta, soprattutto nei fine settimana quando molti escursionisti lasciano la propria auto per raggiungere il San Martino.

Non va meglio neppure in viale Turati nella zona di Santo Stefano dove i posteggi scarseggiano e ci sono spesso auto ovunque, soprattutto a lato della carreggiata che rallentano il passaggio su entrambi i lati, e allo stesso tempo chiudono l’uscita dai posteggi. Eppure, volendo fare solo quattro passi in più, il posteggio si troverebbe anche, considerata la vicinanza con il Broletto e lo spazio alto di via Parini, dove però si deve pagare il ticket. Ci sono comunque anche posteggi gratuiti come quelli vicino alla chiesa di San Francesco e da lì salendo.

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