Cronaca / Lecco città
Sabato 28 Settembre 2013
Lecco: rifiuti pericolosi
Torna il Sistri tra mille incognite
Il 1° ottobre riparte il sistema di smaltimento. Imprese in allarme, costi alti e tante incertezze
Confindustria ne chiede l’abolizione al ministero
E’ partito il conto alla rovescia per l’avvio del Sistri, che entrerà in funzione dal primo di ottobre, ma da parte del ministero dell’Ambiente tutto tace, nessuno si espone sull’effettiva funzionalità del sistema per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi. Dopo innumerevoli false partenze, caos, congestioni di delle linee, e peripezie burocratiche che le imprese hanno dovuto compiere per attivare il Sistri, martedì sarà il giorno decisivo. Il ministero riaccenderà il sistema, sperando che questa volta funzioni, altrimenti le associazioni annunciano il definitivo boicottaggio del sistema e il ritorno in massa alle certificazioni cartacee.
Come fa sapere Confartigianato, il 26 agosto è stato varato un decreto con alcune modifiche riguardanti i soggetti interessati al sistema di tracciabilità dei rifiuti. «Le scadenze restano confermate, ma con alcune modifiche. Dal primo ottobre sarà reso obbligatorio per le società che si occupano di raccolta e trasporto rifiuti pericolosi a titolo professionale, trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi», fanno sapere da Confartigianato. Poi dal 3 marzo il sistema entrerà in funzione per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi.
Confartigianato Imprese Lecco, ancor prima che il sistema venga attivato, giudica la nuova disposizione insoddisfacente e inapplicabile anche in considerazione dei risultati negativi di tutti i test di funzionamento:
«Avremmo preferito una soluzione più radicale per controllare la tracciabilità dei rifiuti – dice Daniele Riva, presidente dell’associazione - mentre il governo ha deciso di ripartire dal Sistri, un modello tanto complesso e costoso quanto inefficace. Benché esso sia stato opportunamente limitato ai soli rifiuti pericolosi, dal primo ottobre per i trasportatori e i gestori il sistema rimane identico al precedente, generando pesanti difficoltà e disagi alle imprese».
Per Confartigianato è urgente adottare strumenti di reale semplificazione a misura delle piccole imprese che consentano di superare il modello del Sistri. Per questi motivi è stato chiesto da Rete Imprese Italia al ministro Orlando l’attivazione in tempi brevi di un tavolo di confronto che dovrà farsi promotore di una proposta per un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti in grado di garantire il rispetto delle regole e della legalità.
Attualmente sono in corso ulteriori incontri al ministero con l’obiettivo di arrivare alla completa abolizione del Sistri cosi come concepito.
Anche Confindustria ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, chiedendo «un intervento urgente per alleggerire le posizioni delle imprese che stanno attivamente collaborando alla messa in funzione del Sistri. Infatti, l’improvvisa accelerazione data al progetto, con la conferma della partenza del Sistri al primo ottobre provocherà grandi disagi ai gestori dei rifiuti pericolosi, con pesanti ricadute su tutta la filiera dei rifiuti - anche non pericolosi - e rischi di sanzioni pesantissime per le imprese. Tutto questo per problemi tecnici ancora non risolti e certamente non imputabili agli operatori coinvolti. Interoperabilità mai collaudata, impossibilità di effettuare verifiche e simulazioni complete in un ambiente idoneo di test, mancanza di una adeguata formazione degli operatori, data la mole di manualistica e documentazione solo recentemente disponibile» e via di questo passo.
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