Lecco. Riello, corsi di formazione
per ritrovare un lavoro
Corsi di formazione per i dipendenti licenziati dalla Riello. Il percorso formativo dovrebbe consentire una più agevole ricollocazione lavorativa
Formazione generale, specifica e pratica, tirocini e percorsi post inserimento per valorizzare le competenze.
Gli obiettivi sono chiari, ma per raggiungerli serve una rete formata da imprese, istituzioni, sindacati e agenzie per il lavoro.
I segretari provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm hanno presentato il progetto della rete dedicato ai cento lavoratori licenziati dopo la crisi di Riello e la fine dell’epoca delle caldaie.
In molti casi si tratta di donne e spesso di persone che hanno lavorato solo in questo stabilimento.
«Vogliamo costituire una rete di stakeholder del mondo economico-produttivo della provincia - associazioni imprenditoriali, istituzioni, parti sociali, agenzie per il lavoro ed enti accreditati alla formazione - che operino in sinergia sul fronte del mercato del lavoro territoriale individuando le priorità professionali più richieste ed approntare di conseguenza progetti mirati alle specifiche esigenze delle aziende utilizzando lo strumento messo in campo da Regione Lombardia “Avviso azioni di reti per il lavoro di Regione Lombardia” - hanno spiegato Marina Pensa della Fiom e Davide Fumagalli della Fim -. Gli aspetti interessanti di questo strumento sono molteplici e prevedono tra l’altro la possibilità del finanziamento di percorsi di formazione specifica pre e post inserimento, “training on the job” e tirocini formativi sempre calibrati alle esigenze delle imprese”.
Il progetto della rete per la crisi Riello vuole essere anche il banco di prova per un’innovativa modalità nella gestione dei momenti segnati da riduzione dell’organico sul territorio della provincia di Sondrio. Anche in passato sono state offerte opportunità di formazione, ad esempio i corsi per operatori socio sanitari, quelli di cucina e di informatica. Opportunità che per alcuni sono risultate interessanti, ma che in molti casi sono apparse troppo lontane dalle esperienze di coloro che hanno lavorato per decenni sulle linee delle caldaie.
«Il fulcro della rete sono i soggetti che ne fanno parte e per questo riteniamo importante che anche la vostra associazione aderisca attivamente a questo progetto che ha tra le sue fondamenta la vostra conoscenza del mercato di lavoro in particolare le esigenze professionali più ricercate dai vostri associati e la vostra disponibilità ad incrociarle con le figure dei lavoratori aderenti all’avviso».
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