Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 02 Maggio 2014
Lecco, il Primo Maggio
e il lavoro scomparso
Le riflessioni dopo una festa segnata dalla profonda crisi
LECCO
«Il lavoro manca e mancano gli investimenti per rilanciare lo sviluppo». Questo l’allarme che il segretario della Cisl, Marco Viganò, ha lanciato giovedì mattina dal palco allestito per la festa del primo maggio.
L’ormai tradizionale manifestazione organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil è cominciata alle 9,30 al Caleotto con la deposizione della corona di fiori davanti al monumento in memoria delle vittime sul lavoro ed è poi proseguita in piazza Cermenati. E proprio dal cuore della città, in una giornata così significativa, i rappresentati dei sindacati hanno rimarcato ancora una volta la loro preoccupazione per una situazione economica che anche sul territorio lecchese fatica a riprendersi, «qualche barlume di speranza si comincia ad intravedere - sottolinea Viganò della Cisl -, ma Lecco stenta ancora ad uscire dalla crisi».
Continua, infatti, a crescere la disoccupazione e cresce in maniera preoccupante anche il numero di giovani che né studiano né lavorano, una percentuale che stando agli ultimi dati rilevati raggiunge ormai il 15%, «una vera e propria emergenza» come l’ha definita anche il sindaco Virginio Brivio. Il primo cittadino durante il suo intervento è tornato poi su un altro tema caldo, strettamente legato all’attualità lecchese ma anche alla crisi economica che ha imbrigliato l’economia nazionale negli ultimi anni: il tema della legalità. «Auguro che il contrasto a tutte le illegalità e alle penetrazioni, che distorcono la convivenza civile e le logiche economiche che devono basarsi sempre e solo sul lavoro - sottolinea Brivio - contribuisca a fare uscire il Paese dalle secche nelle quali è finito da alcuni anni».
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