Cronaca / Lecco città
Giovedì 08 Gennaio 2015
Lecco: più di 1500 le ditte
fondate da stranieri
È consistente il numero di imprese straniere insediatesi nel Lecchese. Sono circa 88mila, +5% rispetto al 2013
Un obiettivo, i terroristi che hanno decimato la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, l’hanno raggiunto: aumentare l’insicurezza nel mondo occidentale, anche nelle imprese del territorio.
Lo ha rilevato la Camera di commercio di Milano, che ha intervistato trecento persone nelle imprese e nel mondo del lavoro, per sondare il loro stato d’animo. Ed è emerso che molti (complessivamente il 59%) si sente molto meno sicuro di prima.
Resta il fatto, comunque, che anche l’economia è sempre più multietnica e le imprese stesse hanno un ruolo fondamentale nell’integrazione degli stranieri. Del resto, chi giunge in Lombardia dall’estero è apprezzato dalle imprese: la metà ha dipendenti stranieri scelti per motivi culturali e per la maggiore disponibilità.
Questi sono anche «aiutati dalle imprese per la documentazione, per l’inserimento sociale, perché nei titolari e nei colleghi trovano un amico e perché riconoscono le loro feste – ha constatato l’ente camerale -. Si integrano meglio gli europei, soprattutto dell’est e i sudamericani. Per chi lavora, in azienda i simboli religiosi vanno tutti tollerati».
È consistente anche il numero di imprese straniere insediatesi in Lombardia e, naturalmente, anche nel Lecchese. Complessivamente sono circa 88mila, +5% rispetto al 2013.
Milano è la prima provincia per presenza straniera, seguita da Brescia (11mila imprenditori, +0,9%), Bergamo (circa 8mila, +3,2%), Varese (6mila, +4,2%), Monza (5.400 circa, +8%).
A Lecco, su 22.342, sono 1.555, aumentate del 3,9% (l’anno precedente erano 1.497) e sono gestite prevalentemente nei settori costruzioni e commercio da cittadini provenienti dal Marocco, la Romania , l’Albania e l’Egitto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA