
Cronaca / Lecco città
Giovedì 12 Marzo 2015
Lecco, pista ciclabile
addio ai lavori
Con l’imprenditore in carcere si ferma tutto. Il presidente della Provincia ha già chiesto un incontro all’Anas. E intanto la zona resta a rischio incidenti
«Il rischio è che i lavori vengano bloccati e che la ciclabile da Lecco ad Abbadia resti ferma per tanto tempo. Non nascondo la nostra preoccupazione». Flavio Polano, presidente dell’Amministrazione provinciale, ha già chiesto un incontro con Anas.
L’arresto di Pietro Tindaro Mollica, imprenditore siciliano a capo del consorzio stabile Aedars Scarl di Roma, vincitore dell’appalto Anas per la realizzazione dei quattro chilometri di pista dalle Caviate di Lecco ad Abbadia, ieri ha sollevato parecchi interrogativi a villa Locatelli.
«A breve, la data non è ancora stata stabilita ma confidiamo entro un mese, dobbiamo trovarci con i rappresentanti territoriali di Anas per fare il punto sulla viabilità provinciale, ed in quella sede metteremo sul tavolo la questione della ciclabile. Non vogliamo trovarci con un’opera abbandonata al degrado. Anas dovrà chiarire le sue intenzioni - prosegue Polano - vogliamo capire quale sarà il futuro di quest’opera».
Un biglietto da visita di cui vergognarsi: in occasione di Expo i turisti potranno ammirare quella che rischia di diventare l’incompiuta. Un cantiere abbandonato al degrado.
Il primo punto da chiarire sono le intenzioni di Anas, e soprattutto stabilire se l’opera verrà portata avanti e con quali tempistiche.
Mollica è stato raggiunto da due provvedimenti cautelari emessi dal tribunale di Roma ed eseguiti dalla Guardia di finanza.
Le accuse nei suoi confronti sono quelle di bancarotta fraudolenta, estorsione ed intestazione fittizia di beni. I finanzieri hanno sequestrato società per un valore di oltre 108 milioni di euro e tra queste il 75% del fondo consortile del consorzio stabile Aedars di Roma.
Un altro punto interrogativo, non di poco conto, è proprio legato al restringimento della carreggiata che nelle attuali condizioni non può restare: pericoloso, ed utilizzato in modo improprio da chi lo percorre a piedi, in bici o con pattini e altro, senza averne l’autorizzazione.
«Il Consorzio Stabile Aedars Scarl ha stipulato il 21 luglio 2010 con il Compartimento Anas della Lombardia il contratto dell’importo netto di circa 7,7 milioni di euro - scrive l’Anas in una nota diffusa ieri -. Allo stato i lavori sono sospesi, poiché il Consorzio è risultato destinatario di un’informazione interdittiva del Prefetto di Roma con conseguente recesso di Anas dal contratto. Il Consorzio ha impugnato l’interdittiva con ricorso al Tar Lazio tuttora pendente».
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