
Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 11 Luglio 2013
Lecco, maturità beffa
Il 99 è davvero amaro
Le griglie di valutazione dei ragazzi sono diventate più rigide
Difficile “premiare” gli studenti meritevoli
Severità e rigore. Criteri di votazione stretti e commissioni che non hanno fatto regali. Pochi cento, tanti sessanta e pure qualche bocciato. Il quadro generale della maturità comincia a delinearsi.
Entro sabato tutti i tabelloni coi risultati finali saranno esposti, e allora si potrà fare un’analisi precisa comparando le varie scuole tra di loro. Non mancano neppure le bocciature. In alcune scuole superiori ci sono stati ragazzi che non hanno superato l’esame di Stato, al Bertacchi e al Parini in particolare.
Bene il Manzoni
Eccellenti come ormai risaputo i risultati del liceo Manzoni, sia al classico che al linguistico. In generale già si nota la mancanza di cento e un’esplosione di sessanta, addirittura di sessantuno che quasi fa sorridere.
Di contro altri ragazzi non sono riusciti ad arrivare al tanto ambito cento ma hanno dovuto accontentarsi di novantotto o novantanove. Quanto alle lodi sono proprio rare.
«Le commissioni sono state rigorose nella giusta misura - fa notare il provveditore Giuseppe Petralia quest’anno le griglie di votazione sono diventate più strette rispetto al passato, inoltre il credito è stato fatto sul triennio e questo in alcuni casi ha influenzato il giudizio finale».
Sì, perché una cosa è valutare i risultati dell’ultimo anno di studi, quello in cui ci si impegna maggiormente, e un’altra è fare la media del credito sugli ultimi tre anni.
«I voti finali sono il risultato del credito scolastico, delle tre prove scritte e dell’orale - prosegue il provveditore Petralia - se la somma dei voti porta a sessantuno quello è il risultato finale, e allo stesso modo se si arriva a novantotto non si possono fare eccezioni, addirittura se uno studente ottiene novantanove non gli si può dare un punto in più. E’ il rigore della maturità, e nei prossimi anni i voti saranno ancora più stretti».
Le commissioni avevano a disposizione cinque punti di bonus che sono stai utilizzati in vari casi, soprattutto per cercare di premiare quei ragazzi che nel quinquennio ce l’hanno messa tutta, e che poi magari all’esame per l’emozione non sono riusciti ad ottenere il meglio.
Pioggia di “sessanta”
Tanti sessanta, ovvero la sufficienza, il minimo per superare la maturità. Sessanta che si sono fatti largo anche in scuole come il Badoni dove solitamente i risultati sono medio alti.
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su “La Provincia di Lecco” in edicola giovedì 11 luglio i nomi dei maturi di Badoni, Manzoni, Leopardi, Parini, del liceo Agnesi di Merate e del Bachelet di Oggiono
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