Cronaca / Lecco città
Giovedì 01 Agosto 2013
Lecco: «Lavoro flessibile
E’ un aiuto ai giovani»
«La flessibilità è un beneficio per l’occupazione»: lo sostiene un’analisi effettuata da Confcommercio, che evidenzia come, nell’arco degli ultimi 15 anni gli effetti dei contratti a tempo determinato sulla bilancia pesino più in termini positivi che negativi.
Confcommercio ha voluto approfondire i riflessi, a livello occupazionale, del ricorso sempre più massiccio – a tratti quasi esclusivo – a queste forme contrattuali, concludendo che nei tre lustri presi in esame l’occupazione dipendente sia cresciuta anche grazie all’introduzione di contratti flessibili.
Di fatto, si legge nell’indagine, «l’utilizzo dei contratti a tempo determinato in Italia è andato di pari passo con quelli a tempo indeterminato con una quota che si è mantenuta stabilmente tra l’11% e il 13% del totale degli occupati».
«E’ la riprova di come le imprese non abbiano certo fatto un uso sconsiderato dei contratti a termine – commenta Alberto Riva, direttore di Confcommercio Lecco –. Non ci sono stati abusi e i valori di utilizzo sono coerenti con quanto avviene in tutta Europa. Tutto ciò dimostra ancora una volta che la maggior flessibilità non crea precarietà e che la crescita dell’occupazione è più sostenuta in un mercato del lavoro che consente l’accesso anche attraverso forme contrattuali flessibili». Quindi, l’utilizzo ragionato di questo strumento contrattuale è in grado di portare benefici all’occupazione nel suo complesso, soprattutto in quanto il vincolo più “leggero” che questa soluzione mette a disposizione delle imprese costituisce uno stimolo all’assunzione, con maggiori di occasioni di lavoro. Riva sottolinea come «l’alternativa alla flessibilità non è l’assunzione a tempo indeterminato ma la disoccupazione».
Un argomento sempre attuale, considerate anche le proposte giunte in questo periodo dagli imprenditori.
«E’ proprio in quest’ottica – aggiunge il direttore - che è stata proposta una sperimentazione al fine di consentire alle imprese di assumere a termine per tre anni senza indicare la causale. Un modo per sbloccare opportunità occupazionali e per provare anche a dare occasioni alle imprese e anche a chi oggi è magari a casa senza lavoro».
Secondo Confcommercio Lecco, in questo senso, «è auspicabile che il Governo prenda atto che alcune iniziative vanno intraprese subito, anche per consentire, a chi può, di assumere semplificando le norme».
Un passo in questa direzione è stato fatto con riduzione dei tempi tra un contratto e l’altro, «ma si può fare di più. Soprattutto bisogna sfatare - conclude Riva - il falso mito che chiedere flessibilità vuol dire volere sfruttare i lavoratori. Non è così: i contratti a tempo determinato vanno ulteriormente favoriti e potenziati».
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