Cronaca / Lecco città
Lunedì 12 Gennaio 2015
Lecco. L’agricoltura piace ai giovani
Un’azienda su cinque è under 30
Negli ultimi anni è diventata un’importante alternativa di lavoro
In provincia le imprese attive nel primario sono più di 1100
L’agricoltura rappresenta un comparto nel quale i giovani, anche lecchesi, credono sempre di più: in Lombardia un nuovo agricoltore su quattro ha meno di 30 anni e proprio Lecco è tra le Province che registrano i maggiori incrementi percentuali.
Lo rileva uno studio della Camera di commercio di Milano, che in vista del Tavolo Expo agroalimentare ha fatto una fotografia del settore. In Regione, sono 3.300 le imprese agricole “giovani”: una su quindici delle 48mila imprese lombarde del settore, concentrate a Brescia (10mila), Mantova (8mila), Pavia (7mila), Cremona (4mila). Il settore in un anno ha fatto registrare un calo consistente in Lombardia (da 48.909 a 47.945), ma nel complesso la quota di giovani nelle imprese è aumentata, a Lecco, Como, Sondrio e Varese, dal 7% della media lombarda al 10%.
Un incremento legato in particolare alle nuove iscrizioni: nei primi nove mesi del 2014, sulle 907 totali 238 sono state fatte da giovani (26%, un dato superiore a quello italiano di 22%). Picco a Como e Varese, dove quasi una nuova impresa su due è di un giovane. A Lecco, la percentuale si attesta attorno al 18%. Nel complesso, comunque, il nostro territorio conta 1.111 imprese nell’agricoltura e, di queste, 114 sono gestite da generazioni recenti: il 10,3%, una delle quote più alte in Lombardia (più giovani che a Lecco, solo a Como, 12%).
Il Lecchese primeggia invece per quanto riguarda i posti di lavoro garantiti dai giovani imprenditori agricoli: con 127 addetti sul totale di 1.147, è il territorio che garantisce la maggior percentuale d’occupazione giovanile in Lombardia (11,1%), segno che i ragazzi lecchesi, in questo periodo di crisi che ha investito le industrie, stanno cercando la loro strada anche in mezzo a coltivazioni e allevamenti.
In ogni caso, secondo una ricerca promossa dalla Camera di commercio di Milano e dalla Società di gestione di Expo 2015, si vedranno effetti sul sistema imprenditoriale anche sotto forma di nascita di nuove imprese: in Italia ne sono previste circa 11mila, di cui la metà in Lombardia, a partire dal settore costruzioni, turismo e servizi alle imprese e per il tempo libero. «I giovani hanno una grande forza propulsiva. Il fatto che un nuovo agricoltore ogni quattro aziende iscritte sia giovane è sintomatico di una riscoperta dell’agroalimentare come opportunità di costruzione del proprio futuro - ha dichiarato Giovanni Benedetti, membro di giunta della Camera di commercio di Milano e direttore Coldiretti Milano, Lodi e Monza Brianza –. In tale contesto Expo può essere non solo una vetrina, ma anche un incubatore di idee, e progetti in grado di far crescere tutto il nostro Paese».
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