Lecco, ladro con la tuta
Con i complici finisce in cella

Lecco

A tradirlo è stata la tuta da ginnastica scura con banda bianca laterale con la quale era stato immortalato dalle telecamere di sicurezza del locale qualche giorno prima, in occasione di un precedente furto.

Quando, poco meno di un’ora dopo la segnalazione della nuova intrusione, i poliziotti delle Volanti della questura cittadina lo hanno intercettato, e peraltro nemmeno troppo lontano, hanno subito confrontato i fermoimmagine estrapolati dal filmato e caricati sullo smartphone del titolare del ristorante e non hanno avuto dubbi: stessa tuta, stesso ladro. Sono così scattate le manette.

Curioso episodio di cronaca nella notte tra sabato e domenica, attorno alle 1.45 in corso Carlo Alberto: un equipaggio della Squadra Volanti si è portato al “Ristorante 500”, un locale noto per la cucina cinese, per una segnalazione dell’allarme anti-intrusione. Sul posto c’era già il titolare, che raccontava agli agenti come, alcuni minuti prima, aveva ricevuto sul suo smartphone la segnalazione dell’allarme con alcune immagini di una persone che si stava introducendo nel locale.

Il titolare del ristorante raccontava che la notte precedente si era già verificato un episodio analogo e dalle immagini della telecamera emergeva come l’autore della prima e della seconda intrusione fosse la stessa persona: stessa corporatura, stessi abiti, ossia una tuta da ginnastica con banda laterale bianca, giubbino sportivo, scarpe nere con stringhe bianche.

Non è stato difficile dunque notare la somiglianza dell’uomo immortalato al ristorante con quello colto sul fatto meno di un’ora pià tardi, attorno alle 2.30, in via Marconi: tre persone, tra cui l’uomo in tuta appunto, erano state notate mentre stavano sottraendo casse di frutta da un autocarro: al momento dell’intervento, i tre si erano già impossessati di dieci casse, tra arance, mandaranci, finocchi e ananas.

I particolari su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 3 febbraio