Cronaca / Lecco città
Giovedì 07 Maggio 2015
Lecco. La Cisl propone
una mini patrimoniale
Raccolta di firme per una legge popolare che punta a una più equa distribuzione dei redditi
L’imposta dovrebbe anche finanziare l’estensione del bonus ai lavoratori ora esclusi dall’intervento
Un disegno di legge popolare. È quello che propone la Cisl nazionale e che la Cisl di Lecco sposa e rilancia.
Basterebbero 50mila firme per presentare questo disegno di legge, per cui è molto probabile che approdi in Parlamento. Ma la Cisl non si accontenta: vorrebbe raccogliere più di un milione di firme per costringere la politica a rimettere al centro temi come quello della fiscalità e della giusta contribuzione.
L’impalcatura di questo disegno di legge è complesso, ma sono cinque i suoi punti cardine: a partire dall’estensione del bonus di 1.000 euro (al posto degli 80 euro di Renzi) a tutti i lavoratori che ne sono esclusi, compresi i pensionati, con un occhio di attenzione per gli incapienti ed esteso per tutti i redditi fino a 40mila euro. Il secondo cardine della proposta di legge è modificare il federalismo fiscale: oggi le tasse nazionali si sommano a quelle locali creando un effetto domino. La proposta è di avere una definizione unica della pressione fiscale fissando un tetto e, nell’ambito di quel tetto (tassazione locale compresa con obiettivi specifici e indicati da perseguire), stipare tutte le varie tassazioni.
Quindi, per cercare la copertura di queste maggiori uscite statali, la Cisl pensa all’introduzione di una mini patrimoniale dell’1 per mille sui redditi superiori a 500mila euro (compresi immobili, ma tolta prima casa e titoli di Stato). La mini patrimoniale si basa sul dato di fatto che oggi il 10 per cento della popolazione possiede il 46 per cento della ricchezza nazionale.
Il quarto cardine del disegno di legge Cisl è rappresentato dal nuovo assegno famigliare: una misura che, anche in questo caso (come per il bonus) si rivolgerebbe a tutti (e non solo ai lavoratori dipendenti), e che metterebbe insieme detrazioni per carichi famigliari e redditi. Una misura tarata sul reddito e sul patrimonio della famiglia attraverso l’Isee (indicatore situazione economica equivalente).
L’ultimo punto del disegno di legge riguarda poi la lotta all’evasione fiscale. La Cisl pensa a detrazioni concentrate ai servizi essenziali per la famiglia (spese sanitarie e per servizi alla persona). E pensa anche di introdurre la defiscalizzazione di particolari settori su base triennale per alcuni particolari ambiti di spesa. Il che incentiverebbe il cittadino a chiedere le ricevute per poter detrarre queste spese evitando il rischio di un accordo oggi conveniente per entrambe le categorie.
Per aderire alla proposta occorre presentarsi nelle sedi Cisl e i luoghi che saranno pubblicizzati, e un documento in corso di validità, compilare il modulo e firmare.
«La tendenza attuale va invertita – spiega Mario Todeschini, responsabile organizzativo di Cisl Monza, Brianza, Lecco – Nel disegno di legge vorremmo costringere il Governo a riflettere sul tema fiscale che sembra essere stato dimenticato. Il fine , nell’intento di far ripartire un Paese bloccato, è lavorare sui “fondamentali” economici». Todeschini osserva: «Oggi è importante focalizzare l’attenzione sui cittadini e sui lavoratori, ma non solo, perché il livello di pressione fiscale e contributiva, per non parlare delle tariffe, in un periodo di crisi, non può dare fiducia e proiezione a un Paese che guarda avanti».
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