Cronaca / Circondario
Domenica 06 Aprile 2014
Lecco: le imprese del filo
si mettono in mostra a Wire
A Dusseldorf più di trenta produttori lecchesi, impianti innovativi presentati ai mercati mondiali
Trafilerie in rete per offrire una gamma completa
In ordine alfabetico si comincia dalla A della Acciaitubi di Lecco e si finisce alla V della Varo di Valmadrera. Tra i due estremi ci sono le denominazioni sociali di 30 imprese lecchesi e della Camera di commercio di Lecco.
Aziende ed ente camerale (va specificato che l’elenco in nostro possesso con tutta probabilità è incompleto) da lunedì 7 a venerdì 11 partecipano alla Wire di Dusseldorf, la più importante fiera al mondo del filo di ferro e del tubo. E’ la fiera di Lecco, della sua manifattura tradizionale e più tipica. Si entra nei padiglioni e si sente parlare lecchese. Si incontrano i trafilieri: nel settore, Lecco fattura 670 milioni (vale un terzo dell’intero comparto italiano); i produttori di macchine e impianti. E giù lungo una filiera che parte dal filo d’acciaio per arrivare ad attrezzature sofisticate ed innovative. Così, ad esempio la Cometo di Annone Brianza porta a Wire, due impianti. Spiega il titolare Pietro Tocchetti: «Presentiamo una macchina taglia filo, e una taglia bacchette Tig. La rassegna di Dusseldorf per noi è l’occasione di presentare le novità e incontrare i clienti. Sui mercati esteri - prosegue Tocchetti - realizziamo la metà del nostro fatturato: Europa, Russia, Stati Uniti, Brasile sono questi i mercati per noi più interessanti».
La Cometo è un’impresa artigiana - 10 dipendenti e 2,5 milioni di ricavi - che, con soluzioni innovative, è riuscita a conquistare mercati lontani. «E’ da trent’anni - racconta Tocchetti - che siamo in questo settore e oggi siamo molto conosciuti tra i produttori di macchine per la lavorazione del filo. Negli ultimi anni, anche spinti dal calo della domanda interna, abbiamo dovuto attrezzarci per cercare nuovi clienti all’estero. E se in questi anni il nostro fatturato ha tenuto è grazie all’export».
Alla Wire di Dusseldorf ci sarà anche la Trafilerie di Valgreghentino. «Partecipiamo - spiega il titolare Luigi Sabadini - in uno stand collettivo che riunisce otto imprese, organizzato dall’Api di Lecco. Inoltre, con altre quattro trafilerie ci siamo riuniti in un gruppo con prodotti complementari, per presentare ai visitatori un’offerta completa. Possiamo dire che abbiamo costituito una sorta di rete di trafilerie così che il potenziale cliente possa trovare quanto cerca, nel settore del filo metallico».
La Trafilerie di Valgreghentino occupa 21 dipendenti, con un fatturato di 8,2 milioni e una quota export del 12%. «Per noi - spiega Sabadini - la fiera di Dusseldorf può essere un viatico per presentarci a potenziali clienti esteri. Ed è importante il messaggio che vogliamo lanciare: presentarci come un sistema di più imprese in grado di offrire un’ampia gamma di prodotti».
La Otomec di Olginate ha sempre partecipato a Wire. Quest’anno presenterà un nuovo impianto per il trattamento galvanico del filo metallico. Alberto Rusconi, general manager di Otomec: «Per la nostra azienda Wire è un appuntamento molto importante, perché abbiamo la possibilità di un confronto con clienti e concorrenti di tutto il mondo». Otomec chiuderà il 31 agosto un bilancio con un fatturato di oltre 7 milioni, il 90% dei quali realizzato sui mercato esteri. «I nostri maggiori concorrenti - spiega Rusconi - sono i tedeschi. E’ una concorrenza che affrontiamo puntando sulla flessibilità e la versatilità della nostra offerta, con impianti che vanno incontro a specifiche richieste ed esigenze dei clienti».
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