Cronaca / Lecco città
Mercoledì 28 Gennaio 2015
Lecco. I commercialisti
«Più tutele per i contribuenti»
L’Aidc (associazione dei dottori commercialisti), di cui la lecchese Elena Vaccheri è segretario nazionale, ha presentato una riscrittura dello statuto del contribuente
L’Aidc (associazione dei dottori commercialisti), di cui la lecchese Elena Vaccheri è segretario nazionale, ha presentato una riscrittura dello statuto del contribuente.
Come spiega Elena Vaccheri, «nei quindici anni dall’entrata in vigore della legge 212 del 27 luglio 2000 le continue deroghe ne hanno svuotato il contenuto e il significato stesso: per questo motivo il comitato scientifico nazionale di Aidc, con la supervisione di Gianni Marongiu, ha elaborato un nuovo testo - inviato alle più alte cariche dello stato del contribuente con richiesta di audizione - che prevede interventi significativi sulla legge e una modifica all’art.53 della Costituzione, affinché lo statuto del contribuente possa assumere rango costituzionale».
L’Aidc, in particolare propone le seguenti di rendere possibile la deroga allo statuto solo in casi eccezionali e per motivi imperativi di interesse pubblico, quindi, solo per la salvaguardia dell’equilibrio tra le entrate e le spese del bilancio dello Stato (art.1); di estendere il principio di irretroattività delle norme tributarie anche agli effetti indotti dalle norme interpretative, stabilendo che esse per il passato non possono imporre maggiori oneri a carico dei contribuenti (art.3); di stabilire che la norma sull’abuso del diritto debba trovare riscontro nello statuto del contribuente, definendo in particolare che non c’è elusione se la normativa consente al contribuente di scegliere l’operazione meno onerosa sotto il profilo fiscale, poiché egli ha il diritto di fare tale scelta all’interno di regimi alternativi espressamente previsti dal sistema tributario (art.4-bis).
Infine, il nuovo statuto del contribuente prevede di introdurre il principio del “diritto a una buona amministrazione”, che deriva dalla Carta fondamentale dell’Unione europea: i destinatari di decisioni che incidono sui loro interessi devono essere messi in condizione di controbattere, in modo che si possa configurare il rispetto del contraddittorio. Si chiede che sia inoltre sancito il divieto di porre a carico del contribuente l’inversione dell’onere della prova.
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