Cronaca / Lecco città
Martedì 05 Agosto 2014
Lecco. «Gli 80 euro? Serve altro
per far ripartire i consumi»
Gli 80 euro di bonus in busta paga non hanno rilanciato i consumi né riportato la fiducia tra i consumatori. Lo dice un’indagine di Confcommercio
Il bonus di 80 euro, anche se ha mosso qualcosa ed è stato apprezzato da chi ne ha beneficiato, non ha raggiunto, almeno per il momento, il duplice obiettivo di partenza: avere un effetto choc sui consumi e generare una fiducia diffusa, elemento fondamentale per far ripartire la domanda interna.
E’ quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Ufficio studi (Indicatore dei consumi Confcommercio-Icc): cercando l’effetto bonus a tutti i costi si può rinvenirlo nella crescita tendenziale dei consumi a giugno pari allo 0,4%, corrispondente a un +0,1% sul mese di maggio.
«E’ troppo poco rispetto alle attese – commenta il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva -. Sono segnali positivi ma deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta a un incoraggiante punto di svolta. Sembra di assistere più a una stabilizzazione della domanda che all’inizio di una fase di recupero».
Poi aggiunge: «Vedendo questi risultati emerge come i primi effetti del bonus, da cui sono state escluse in modo ingiusto le partite Iva, sia stato vanificato da un lato dall’incertezza del momento economico e dall’altro dalle troppe tasse. Come ha dichiarato il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli sembra che questo bonus sia stato percepito dai consumatori come una misura solo redistributiva e non per la crescita, non strutturale ma episodica. In sostanza non si è riusciti ad agire sulla fiducia delle famiglie».
Riva continua: «Come più volte ripetuto anche negli scorsi mesi, continuiamo a credere nella bontà di una misura che va nella giusta direzione. Ma è evidente che il Paese si aspettava di più e che serve uno sforzo maggiore per ricostituire il reddito delle famiglie, tornato ai livelli di quasi 30 anni fa, e sospingere così la domanda interna che, per consumi e investimenti vale l’80% del Pil».
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