Cronaca / Lecco città
Lunedì 22 Dicembre 2014
Lecco. Gas e elettricità
Crescono gli utenti morosi
Con la crisi crescono la morosità, in aumento del 12% per l’elettricità e del 2% per il gas, e le sospensioni di servizio (+9,6% per l’elettricità e +3,7% per il gas)
La crisi economica fa calare i consumi energetici delle industrie alle prese con la diminuzione di lavoro e delle famiglie in difficoltà sui consumi.
A crescere sono la morosità, in aumento del 12% per l’elettricità e del 2% per il gas, e le sospensioni di servizio (+9,6% per l’elettricità e +3,7% per il gas).
Morosità che cresce anche perché, spiega il presidente di Federconsumatori Carmine Leva, «ad opprimere le fasce economiche più fragili, sempre più ampie, da tempo sono gli stessi gestori energetici che per loro negligenza non inviano per anni le bollette salvo poi inviarne una cumulativa di migliaia di euro, da saldare a stretto giro».
Leva spiega che «a far saltare la regolarità delle fatturazioni sono le costanti proposte di cambio di contratto. Nel frattempo gli utenti consumano, e ciò ovviamente va pagato, ma il gestore sospende le fatturazioni anche per 2-3 anni durante i quali i solleciti dei clienti per avere le fatture non trovano risposta. Salvo ricevere, come l’ultimo caso di un’anziana che ha cambiato contratto nel 2012 e ci ha chiesto aiuto in questi giorni, un’unica fattura oltre quattromila euro da saldare in 4 mesi in rate da mille euro al mese. Ed è difficilissimo ottenere flessibilità dal gestore».
Solo a volte ci si riesce, spiega Leva, con serrate trattative che solo pochi giorni fa hanno mandato a buon fine una più ragionevole rateizzazione a favore di una famiglia di Lecco «che non riceveva fatture da anni e a cui era stato chiesto di rientrare rapidamente per un totale di oltre cinquemila euro. Sono continui i casi che si presentano da noi per dare il via a una procedura di contestazione».
Leva spiega che «il momento più delicato è quando si ricevono le telefonate o le visite dei call center che propongono il cambio di contratto. Nel caso della signora anziana di questi ultimi giorni – aggiunge – solo leggendo con attenzione con noi il contratto che aveva firmato si era accorta di aver sottoscritto una taglia extra large di cui forse non aveva bisogno e che non sapeva nemmeno cosa fosse».
Ma a parte i dettagli delle singole situazioni Federconsumatori si chiede come sia possibile «che i gestori non si organizzino per tempo per far fronte alle loro campagne promozionali garantendo correttezza di fatturazione. Del resto – aggiunge – è solo a seguito di loro errori se poi le famiglie hanno il doppio disagio di non poter pagare regolarmente le bollette e di trovarsi poi con un debito arretrato troppo alto, dando il via a nuove situazioni di morosità”.
Leva precisa che il problema non sta tanto nella scelta, o meno, del mercato libero quanto «nel trovare un giusto equilibrio o, perlomeno, flessibilità di rateizzazione quando parte la contestazione».
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