Lecco: due offerte per gestire il Bione fino al 2026

Chiuso il bando del sportivo, il Comune deciderà entro un mese

Prima le quattro manifestazioni di interesse, poi le due offerte concrete, nero su bianco. Il centro sportivo comunale Al Bione ha ancora un futuro? Pare di sì. Però ogni “tot” anni si torna a parlare di possibile chiusura o, comunque, di un futuro non certo. Infatti il bando per la gestione del centro sportivo “Al Bione” è già scaduto (lo scorso 28 luglio) e le partecipazioni sono (solo?) due. Tante o poche che siano, la validità delle due proposte la decideranno le condizioni di gara e i commissari preposti. O

vvero se le due richieste presentate ottempereranno i dettami di gara al vaglio di una commissione composta dal segretario generale Mario Spoto, e da due dirigenti comunali, che si esprimerà sulle due richieste, allora si potrà procedere all’aggiudicazione, altrimenti si rischia davvero di non sapere a chi affidare la gestione. Il sindaco Mauro Gattinoni, in altri tempi (quando si era chiuso il capitolo della progettazione dei privati mantovani), aveva persino ipotizzato una gestione “in house”, se proprio non si fosse trovato nessuno, ipotesi però difficilissima anche solo da immaginare.

Di sicuro il Bione non può chiudere. Sui nomi dei due partecipanti nulla si può sapere prima dell’apertura delle buste e poi dell’aggiudicazione, che cadrà il 31 agosto, ovvero esattamente fra un mese. In quella data la concessione dell’attuale gestore, la società In Sport Srl, non sarà più il gestore (a meno che non sia proprio lei a subentrare nuovamente). Stiamo parlando non della concessione che dovrebbe affidare il futuro del Bione al nuovo gestore, ma solamente di un bando-ponte (dal 1 settembre al 31 agosto 2025), rinnovabile per un altro anno, che dovrebbe, idealmente traghettare la società di gestione verso quella che tutti attendono: la progettazione definitiva di un nuovo centro sportivo che possa, quello sì, diventare davvero appetibile. Anche perché, e bisogna sottolinearlo, le decine, anzi centinaia di migliaia di euro di “rimborsi-energia”, non ci saranno più.

Passata l’emergenza energetica e il caro bollette data dalla guerra e da altre congiunture sfavorevoli, il Comune è stato molto chiaro, dopo aver speso 400 mila euro nel 2022 e 300 mila euro nel 2023. L’assessore allo Sport del Comune di Lecco che sarà in città dopo il 5 agosto dopo un breve periodo di vacanza all’estero, proprio per monitorare al meglio la situazione Bione, ha spiegato che i lavori di efficientamento energetico del centro sportivo permetteranno circa 100 mila euro di risparmi in bolletta. E nel bando è scritto nero su bianco: «Non ci sarà contributo del Comune sui costi maggiori sostenuti dal gestore per eventuali rincari energetici».

Insomma, chi entrerà dovrà cercare altrove i denari sufficienti a rendere economicamente sostenibile la gestione. Anche, però, aumentando le tariffe. Il Comune ha previsto aumenti fino al 14 per cento. Non un aumento minimale, non tanto per gli utenti individuali quanto per le società sportive dilettantistiche, sempre alla ricerca di sconti e non certo di aumenti, per l’affitto della vasca o dei campi da gioco. Una cosa è certa: il segretario comunale e la commissione giudicatrice decideranno in base a chi proporrà aumenti, mento “aumentati”.

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