«Lecco, contro la crisi
più progetti condivisi»
Federmanager Lecco prepara l’assemblea annuale. Anche i dirigenti soffrono per la disoccupazione
Castelletti: «Subito misure per il rilancio»
L’emergenza occupazione fra i manager e gli investimenti necessari per superarla saranno al centro degli interventi dell’assemblea di Federmanager provinciale in programma sabato 17 maggio a Lecco nell’auditorium della Camera di commercio.
Sono 26 (in pratica il 10% degli iscritti) i manager lecchesi che hanno perso il lavoro negli ultimi mesi. Sono tecnici, commerciali, direttori generali, direttori di produzione o della logistica di aziende multinazionali ma anche piccole e media in cerca di occupazione ma «i tempi per la ricollocazione si sono allungati – dice il presidente provinciale Francesco Castelletti – e le aziende, nonostante qualche cenno di ripresa dato dal ritorno di segni positivi sui fatturati faticano ad avere quella positività che consente di tornare a investire, come peraltro accade per tutti i livelli, non solo per la nostra categoria. Tuttavia – aggiunge – ricordo che sono professionisti provenienti da aziende che hanno tenuto duro finchè hanno potuto e poi hanno dovuto cedere a ristrutturazioni, fallimenti o concordati, con evidente perdita di capitale umano visto che spesso a rimanere a casa sono persone depositarie di notevoli conoscenze tecniche».
E anche l’età sembra essere sempre meno una discriminante: «Prima – dice Castelletti – il problema era quello degli over 50, ora sembra non esserci più categoria anagrafica visto che restano a casa manager di diverse età».
In assemblea i manager lecchesi chiederanno che le riforme annunciate dal Governo Renzi vadano in porto soprattutto in tema di politica energetica con l’investimento in fonti alternative, welfare, politiche industriali, politiche attive del lavoro.
«Riteniamo fondamentale – aggiunge – l’impegno per rilanciare l’energia ma anche l’edilizia». Nella sua relazione lo chiederà con forza in un’assemblea che arriva a una settimana dal voto europeo.
«Diremo con chiarezza – aggiunge – che secondo noi non esiste ripresa al di fuori dell’Europa e che con tale posizione ci schieriamo a favore del futuro».
Ma la richiesta più pressante sarà indirizzata al territorio: «Servono anche politiche territoriali a sostegno della ripresa. Penso che a Lecco – commenta Castelletti – le associazioni d’impresa stiano facendo del loro meglio per affrontare i problemi, ma si fatica a fare sistema».
E spiega che le relazioni con le associazioni d’impresa sono «buone, però a fronte della crisi bisognerebbe unirsi, cercare soluzioni insieme. Invece non accade. In aggiunta – spiega – le indagini della magistratura che coinvolgono alcune amministrazioni locali non aiutano a dare serenità. Piuttosto, contribuiscono a far sentire le aziende ancora più sole. Ora, lasciamo finire le inchieste e chi ha sbagliato paghi, ma crediamo che il sistema possa rigenerarsi solo se riesce a ripulirsi anche da certe situazioni».
In assemblea l’esortazione a far sì che il paese possa «invertire la rotta – aggiunge – arriverà anche ai nostri manager come parte della classe dirigente visto che non sappiamo che sbocco potrà avere tutto quel che sta accadendo, dalla crisi economica alla mancanza di un piano industriale per il Paese come elementi che hanno generato rassegnazione, rancore e rabbia a tutti i livelli».
E chiarisce che per iniziare a invertire la rotta basta anche solo riprendere a parlare «di fiducia, di internazionalizzazione, di quel che di buono le nostre aziende continuano a fare girando il mondo, investendo in ricerca».
Perchè quel che conta, dice, è ridare una prospettiva al Paese ma soprattutto ai giovani, fra cui i giovani manager che lui andrà ad ascoltare, oggi, 10 maggio, a Bologna all’assemblea nazionale dei giovani dirigenti. Con lui ci saranno due giovani lecchesi, Simone Chiappa e Marco Mor.
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