Lecco. Conciliare lavoro e famiglia

I sindacati contro le imprese

Nella riunione del Tavolo territoriale per la conciliazione famiglia lavoro si è discusso il “Bando premiale buone prassi aziendali”.

Il bando è una misura finalizzata ad incentivare, con un contributo economico, l’adozione da parte delle aziende di scelte organizzative utili a conciliare i tempi del lavoro con le esigenze della vita familiare delle lavoratrici e dei lavoratori. Una misura che rientra tra quelle che si possono definire di welfare territoriale, che concorrono ad aumentare il tasso di occupazione del territorio.

Cgil-Cisl e Uil hanno partecipato al tavolo. E, come precisa una nota, le tre confederazioni «sostengono come è naturale, la necessità che queste scelte siano condivise con i dipendenti attraverso accordi fra impresa e le rappresentanze sindacali unitarie, o in loro assenza fra associazioni imprenditoriali e il sindacati territoriali».

Cgil-Cisl e Uil sottolineano che «su questo principio si è tuttavia registrata la quasi generale indisponibilità da parte degli altri componenti del Tavolo ed in particolare delle associazioni datoriali, con una impropria decisione a maggioranza. Si vorrebbe in sostanza - continuano i sindacati - far passare un principio secondo cui si può conciliare lavoro e famiglia a prescindere dal consenso dei lavoratori che sono i più diretti interessati».

Per questo motivo Cgil-Cisl e Uil non hanno condiviso il testo e «ritenendo inaccettabile tale posizione hanno informato di questo i propri livelli regionali che partecipano ai tavoli sulla conciliazione con Regione Lombardia che finanzia il bando, nonché le amministrazioni che sono preposte ad attivare la misura di conciliazione».

Sulla base di queste valutazioni, Cgil-Cisl e Uil chiedono quindi il ritiro del testo e la sua riscrittura su questo punto.