Cronaca / Lecco città
Giovedì 19 Dicembre 2013
Lecco: cittadella Leuci
Tutte le parti in Prefettura
Per realizzare il progetto è indispensabile il sì della proprietà
In ferie obbligatorie, i lavoratori organizzeranno un presidio
Continuano a lottare i 90 lavoratori della Leuci che da tre settimane sono in presidio permanente allo stabilimento di via XI Febbraio.
Ormai non cercano più di trattenere l’imprenditore Giuliano Pisati a Lecco, perché sanno bene che l’industria di lampadine Leuci è stata definitivamente spenta. Infatti nello storico stabilimento, che si trova in centro città, le linee produttive sono state dismesse e vendute, mentre l’azienda ha provveduto ad aprire una procedura di mobilità che coinvolge tutte le maestranze e che scatterà ufficialmente tra circa un mese e mezzo. Loro, i dipendenti, tutti in ferie obbligatorie, si stanno battendo come leoni perché il titolare di Leuci conceda che quell’area industriale possa diventare il luogo della rinascita, per fare spazio a industrie intelligenti, capaci di legare l’innovazione con la produzione e quindi l’occupazione.
Quella di venerdì20 dicembre sarà l’ennesima giornata decisiva: «La situazione è in costante mutamento. Ci riuniamo in assemblea ogni giorno per decidere quale strategia adottare e come giocarci le nostre ultime (e decisive) carte», racconta Germano Bosisio, rsu. Venerdì 20 dicembre si svolgerà in prefettura il tavolo per la Cittadella della Luce, al quale partecipano le istituzioni locali, i sindacati, le rsu e soprattutto il titolare (o molto probabilmente un suo rappresentante).
Il prefetto, Antonella Bellomo, cercherà nuovamente di convincere la proprietà ad accettare l’avvio di un confronto, di una trattativa, per riaccendere i riflettori sul progetto Cittadella della Luce. «Il piano sarebbe quello di destinare un terzo dell’area industriale a un progetto di sviluppo che coinvolgerebbe inizialmente tre o quattro imprese - racconta Germano Bosisio, rsu di Leuci - Un altro terzo dell’area potrebbe servire a sviluppare spazi destinati alla ricerca, all’innovazione e ad altre società. L’ultimo terzo dell’area (circa 7 mila metri quadri) potrebbero essere destinati a un uso diverso, su indicazione di Pisati». Probabilmente ai cancelli della Prefettura questa mattina ci sarà un drappello di dipendenti Leuci, pronti a lanciare un forte segnale alle istituzioni locali, perché insistano nella validità del progetto Cittadella della Luce, che ha convinto tutti, fuorché l’imprenditore. «Noi siamo determinati, ma è difficile continuare questo confronto, perché Pisati non riusciamo a capirlo», dice Bosisio.
Sempre venerdì 20 dicembre, nel tardo pomeriggio la trattativa si sposta al tavolo di Confindustria, dove sindacati e azienda dovranno gestire la chiusura aziendale, ma anche qui la battaglia si preannuncia complessa. Pare una guerra di logoramento. Vincerà chi si stancherà per ultimo.
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