Cronaca / Lecco città
Venerdì 17 Gennaio 2014
Lecco: la cessione dell’Arlenico
C’è anche un gruppo giordano
Sono almeno tre le offerte per l’acquisto degli stabilimenti Lucchini
Il laminatoio lecchese piace perché ha un mercato consolidato
Ora la Lucchini la vogliono in tanti. L’azienda, caduta in difficoltà da quando i russi della Severstal l’hanno comprata nel 2006 e precipitata in un mare di debiti quando poi le banche se la sono accollata, adesso sembra diventata un boccone appetitoso e anche i lavoratori dello stabilimento lecchese, una novantina, hanno motivo di sperare che presto la vicenda Lucchini si concluderà con la cessione a un nuovo gruppo.
Entro lunedì 20 scade il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse e questa settimane si sono presentate già tre società molto importanti interessate all’operazione. Due nomi sono noti. Il gruppo Klasch, svizzero fondo d’investimento interessato anche ad Alcoa, ha presentato un’offerta, così come il colosso dell’acciaio Duferco, insieme a Feralpi e alle Acciaierie Venete. Ma queste due società sembrano essere più interessate solo ad alcune produzioni e non all’intero ciclo integrale. Comunque in entrambi i casi l’Arlenico Lucchini dovrebbe venire acquisita.
E’ invece di ieri la notizia che anche un grosso gruppo della Giordania avrebbe intenzione di partecipare all’acquisizione di Lucchini e vorrebbe, per altro rilevare l’intero ciclo continuo. Una soluzione che ovviamente piace ai sindacati perché avrebbe il vantaggio di tenere unite le sedi produttive - Lecco e Piombino - e di non disperdere la forza lavoro. Il gruppo giordano avrebbe già degli stabilimenti in Italia e una società e sarebbe interessata a conquistare Lucchini, che resta uno dei centri siderurgici più importanti che si affacciano sul Mediterraneo.
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