Cronaca / Lecco città
Sabato 09 Novembre 2013
Lecco: cessione della Riello
Incontro con la proprietà
E’ stato fissato per lunedì 11 novembre l’incontro sindacale con la proprietà della Riello
Riello, è stato fissato per lunedì 11 novembre l’incontro sindacale con la proprietà per discutere il rinnovo della cassa integrazione ordinaria di 13 settimane che i 180 dipendenti della sede lecchese stanno usando per un giorno la settimana.
Si tratta di un incontro di routine, dal momento che l’azienda da parecchio tempo sta utilizzando questo ammortizzatore sociale per far fronte al calo di lavoro, ma in questo caso i sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm non si faranno sfuggire l’occasione per fare qualche domanda alla direzione in merito alla trattativa Viessmann, sul quale vige ancora il più totale riserbo, nonostante l’azienda abbia confermato che esiste un accordo vincolante di cessione e che l’operazione sarà ultimata entro la fine dell’anno.
«Però noi, al momento, non abbiamo nessuna notizia ufficiale rispetto all’avanzamento della trattativa di cessione al gruppo tedesco per quanto riguarda il settore delle caldaie murali – dicono Mauro ed Emilio Castelli della Fiom e della Uilm – e lunedì sarà l’occasione per chiedere conto delle notizie che dicono di un accordo vincolante firmato dalla Riello di Verona con i tedeschi e quindi dell’imminente cessione».
Inoltre i sindacalisti cercheranno di capire anche quali saranno gli assetti occupazionali che Viessmann ha intenzione di mantenere a Lecco. Infatti rischiano di restare esclusi dalla trattativa una decina di operai addetti al montaggio del kit Iran, ma che potrebbero restare in carico a Riello o essere ceduti a una nuova società. Ma potrebbero esserci anche delle buone notizie sul fronte occupazionale dal momento che Viessmann avrebbe intenzione di concentrare a Lecco il cuore della nuova società, che gestirà la produzione commercializzazione delle caldaie prodotte fra Morbegno e la Polonia. Inoltre i tedeschi acquisiranno anche i marchi Beretta, Voghera e Sylber, brand apprezzati e conosciuti in tutta Europa.
«Da parte dei lavoratori c’è molta attesa – dice Emilio Castelli – e ci sembra corretto che l’azienda fornisca qualche informazione ufficiale ai suoi dipendenti».
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