Lecco: cessione caldaie Riello
La trattativa va avanti
Riello. La trattativa con i tedeschi della Viessmann prosegue. Ma al momento non ci sono novità sulla cessione del ramo caldaie del gruppo veneto
Riello. La trattativa con i tedeschi della Viessmann prosegue. Ma al momento non ci sono novità sulla cessione del ramo caldaie del gruppo veneto. È l’esito dell’incontro tra i rappresentanti della Riello e i sindacati dei metalmeccanici sulle prospettive della sede di via Risorgimento, dove lavorano 169 persone.
L’impresa ha annunciato ai rappresentanti dei lavoratori l’intenzione di chiedere una proroga di tredici settimane della cassa integrazione ordinaria che, per un giorno a settimana, interessa i lavoratori lecchesi. Al termine dell’incontro, le parti hanno concordato di rivedersi ad inizio settembre.
Per quanto riguarda Morbegno, dove lavorano una trentina di ex dipendenti della sede lecchese, è stato annunciato che fra quattro settimane partirà la mobilità per cento lavoratori. Con l’auspicio che i tedeschi della Viessmann acquisiscano il ramo d’impresa e rilancino la produzione.
A seconda dell’età anagrafica dei lavoratori di Morbegno, le tute blu interessate avranno da uno a tre anni di mobilità, con un compenso medio analogo alla cig per il primo anno e dell’80% per quelli successivi. In più ci sono i 12mila euro di buonuscita previsti dall’accordo. In pratica in media si tratta di circa 1.150 euro mensili, comprensivi degli incentivi garantiti dall’azienda. Ma al di là dell’aspetto economico relativo ai prossimi dodici, ventiquattro o trentasei mesi, il problema resta: il lavoro non c’è più. E considerata la situazione occupazionale della zona, trovare un’alternativa per molti non sarà semplice.
Dopo due anni di cassa integrazione a zero ore per le cento persone del reparto caldaie il 26 agosto finirà il legame con la Riello. Poi, vista l’impossibilità di applicare altri strumenti - la cassa in deroga non è compatibile con quella straordinaria utilizzata per i dipendenti del ramo scambiatori e comunque è garantita solo fino a fine agosto dalla Regione Lombardia - resterà solo la mobilità.
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