Cronaca / Lecco città
Martedì 09 Giugno 2015
Lecco. Cassa integrazione in calo
Nelle ditte artigiane è crollo
Le ore utilizzate: nell’industria calo del 33,4% nell’edilizia del 31% Nell’artigianato c’è un meno 97,2%
Meno cassa integrazione nelle imprese lecchesi. In un anno sono calate di più del 41% le ore utilizzate dell’ammortizzatore sociale.
Lo evidenziano i dati raccolti e classificati dalla Cgil. Numeri che confermano i segnali di ripresa economica che arrivano da altre fonti statistiche: ordini, fatturato delle imprese, produzione, utilizzo degli impianti.
Nel dettaglio, nel periodo gennaio-aprile si è registrata (rispetto all’anno precedente) una diminuzione del 33% nel ricorso alla ordinaria, del 37,4% alla straordinaria e del 96,6% alla cassa in deroga (ma questo dato è influenzato da fattori non legati alla congiuntura). In sostanza, il ricorso a tutti gli strumenti (e sia per gli operai, sia per gli impiegati) mostra un arretramento significativo. Nell’industria, il calo complessivo è stato del 33,4%, nell’edilizia del 31,2%, del 97,2% nell’artigianato, del 76,7% nel commercio.
Come si nota, tutti i settori hanno avuto un miglioramento che si traduce nell’aumento delle ore lavorate, di un maggior utilizzo degli impianti e quindi di un incremento produttivo.
A commento di queste cifre, Wolfango Pirelli, segretario generale della Cgil, nota: «Anche i numeri sull’utilizzo della cassa integrazione confermano che nelle aziende il clima sta migliorando, anche se è meglio restare prudenti visto che, nel recente passato, abbiamo assistito a rimbalzi della congiuntura che poi è tornata a peggiorare. Resta comunque che la fiducia degli imprenditori sembra migliorare».
Pirelli però avverte: «Il minor utilizzo della cassa integrazione, come pure l’aumento delle assunzioni non risolvono i problemi della disoccupazione, soprattutto giovanile che anche nel Lecchese continua ad essere elevata. Si potrà parlare di ripresa vera - continua il numero uno della Camera del lavoro - nel momento in cui il Pil avrà una crescita di almeno il 2% che è la soglia indicata dagli economisti per creare nuovo lavoro».
Pirelli aggiunge: «Va rilevato che l’incidenza della cassa integrazione sulla popolazione attiva, che fotografa bene la condizione del lavoro, segna un miglioramento di quasi due punti percentuali. L’ultima rilevazione, assegna a Lecco un’incidenza della cassa sulla popolazione attiva del 5,56%, mentre prima ci eravamo assestati su una percentuale superiore al 7%».
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