Cronaca / Lecco città
Mercoledì 02 Aprile 2014
Lecco: cassa in deroga
ci sono ancora soldi
La Regione ha prorogato l’accordo fino al 30 giugno, in attesa di capire cosa farà il governo Renzi
Segnali incoraggianti: a Lecco le aziende stanno usando meno ore di ammortizzatori sociali
Una boccata di ossigeno per i cassaintegrati in deroga della provincia di Lecco, ma le buone notizie restano solo sulla carta. Nelle scorse ore la Regione Lombardia ha prorogato al 30 giugno l’accordo sulle modalità di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga. Significa che gli imprenditori artigiani con meno di 15 dipendenti e quelli del commercio con meno di 50 lavoratori potranno continuare a fare richiesta di cassa integrazione ai referenti sindacali e presentare la domanda al Pirellone. E’ molto probabile che le regole regionali sull’utilizzo della cassa integrazione in deroga, quella pagata non dall’Inps ma direttamente dalle casse dello Stato, e quindi dai contribuenti, continueranno a essere prorogate finché il Jobs Act, con la sua riforma complessiva degli ammortizzatori sociali (e probabilmente la soppressione della cassa in deroga) non sarà legge. Tuttavia, le novità per i cassaintegrati in deroga sono solo formali, perché i soldi, quelli veri, continuano a non arrivare nei loro portafogli.
Francesco Di Gaetano della Cisl spiega che: «Grazie alla proroga della Regione Lombardia sarà possibile continuare a negoziare le richieste di cigs in deroga per tutta la primavera, ma resta grave il ritardo delle risorse stanziate». Su l,6 miliardi stanziati dalla Legge di Stabilità, solo 400 milioni sono stati effettivamente girati alle Regioni. Questo ritardo sulla partita economica, fa si che in questo momento stanno per essere pagati gli assegni di cassa integrazioni relativi agli ultimi mesi del 2013, mentre il primo trimestre del 2014 è interamente scoperto: i soldi, per ora non ci sono proprio.
La buona notizia è che in provincia di Lecco, in realtà il ricorso alla cassa integrazione in deroga è usata meno del previsto: «Nell’ultimo bimestre (febbraio-marzo) su 18 mila ore di cigs richieste, ne sono state usate effettivamente solo 3 mila, vale a dire un sesto - spiega Di Gaetano - Probabilmente le aziende chiedono più cassa integrazione di quanta effettivamente sia loro necessaria, perché non riescono a prevedere il lavoro a lungo termine. Ma poi il lavoro arriva e la cassa non la usano».
I lavoratori che stanno usando la cassa integrazione dal primo gennaio 2013 al 31 marzo 2014 sono 2.820, meno di quelli del 2012, quando le persone coinvolte (sui soli dodici mesi di quell’anno) erano 2.814.
Anche il tiraggio, cioè le ore effettivamente utilizzate è in forte diminuzione. Fra il primo luglio del 2013 e il 31 marzo 2014, a fronte di 386 mila ore richiese, me sono state usate 115 mila. Quindi un terzo delle ore richieste è stato effettivamente usato. Mentre nell’ultimo bimestre del 2014 solo un sesto delle ore è stato effettivamente trasformato in reale ausilio di ammortizzatori sociali.
La domanda da parte delle imprese, però, continua a resta alta. Settecentoventuno domande negli ultimi 15 mesi, di cui 301 di prima concessione, che coinvolgono 2820 lavoratori. Ma gli anni del boom, il 2009 e il 2010, oggi paiono davvero molto lontani e questo è un segnale incoraggiante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA