Lecco. Bando Horizon
la Biomec è in corsa
Il 29 aprile la scadenza per presentare la domanda per finanziamenti di progetti ad alta innovazione
L’azienda di Colico iscritta a Confartigianato produce materiali biocompatibili per impiantologia
Il 29 aprile è la prima scadenza utile del 2015 per presentare la domanda di adesione al nuovo bando sperimentale del programma europeo “Horizon 2020” per il finanziamento di progetti di alta innovazione rivolti anche alle pmi industriali in affiancamento a università, centri di ricerca e partner internazionali dell’impresa.
Le partnership necessarie per aderire al bando dovranno essere comunque composte da tre a cinque soggetti di tre diversi Stati per contributi compresi fra 1 e 3 milioni di euro per un budget complessivo di 200 milioni di euro suddivisi fra il 2015 e il 2016.
Cifre che rendono evidente il fatto che a presentarsi per la selezione potranno essere anche le piccole aziende purché in rete su progetto di forte portata anche economica.
Per chi non ce la farà pre il 29 aprile, le altre due scadenze possibili nel 2015 sono l’1 settembre e l’1 dicembre.
A Lecco, col nuovo “sportello Europa”, Confartigianato sta lavorando per portare il più possibile le imprese innovative dentro Horizon 2020, con un prossimo appuntamento in marzo dove consulenti tecnici spiegheranno alle imprese con quali requisiti presentarsi alla selezione dei bandi.
Una selezione non facile, perché i bandi sono complessi in senso burocratico ed esigenti nella qualità dei progetti, visto che in Italia a superarla è circa l’8% dei candidati mentre in Germania la quota è doppia. Un’azienda lecchese decisa a farcela è la Biomec di Colico che produce materiali biocompatibili per implantologia e che, dice Paolo Grieco, responsabile dell’innovazione in Confartigianato, - «è impegnata in una lotta da Davide contro Golia, dati i pochi ma forti competitor internazionali di settore, ma si sta facendo valere parecchio. Per noi è l’azienda ideale, per livello di ricerca e collaborazione con università e aziende internazionali, da candidare nei bandi europei».
Per Biomec, iscritta in Confartigianato, l’ufficio innovazione ha creato il raccordo col Politecnico di Milano e sta seguendo l’iter per approdare ai nuovi finanziamenti di Horizon.
In Api «per ora non ci sono candidature – spiega il vicedirettore e responsabile dell’internazionalizzazione Marco Piazza – per bandi solitamente dimensionati su livelli di ricerca, sviluppo, innovazione e partecipazione molto alti». Piazza ricorda che per presentarsi ai bandi Horizon «serve un investimento notevole per realizzare, a partire dall’idea, una valutazione preliminare, una redazione del progetto, una ricerca di partner europei, un business plan. Una trafila preliminare che costa fra i 10 e i 30000 euro ovviamente senza garanzia di ammissione. E’ evidente – aggiunge Piazza – che tale percorso ora è solo per aziende solide e con capacità di investimento, mentre sarebbe accessibile anche ad altre se tornassero in gioco quei vaucher regionali che sono poi stati sospesi».
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