Cronaca / Lecco città
Giovedì 12 Febbraio 2015
Lecco. Api contro sindacati
«Programmi formativi utili»
Sulla carenza di tecnici risposta alla Fim-Cisl. Gattinoni: «Con il Network avviati molti progetti Abbiamo preparato figure richieste dal mercato»
Api Lecco rimanda al mittente le critiche avanzate ieri sulla Provincia dalla Fim Cisl provinciale a proposito della difficoltà del territorio di dar risposte alle aziende in cerca di operai e tecnici specializzati. E, per ragioni diverse, la stessa cosa fa l’agenzia per il lavoro Openjobmetis.
Il segretario provinciale della Cisl Enrico Civillini aveva sollecitato le associazioni d’impresa a far di più, «oltre che a lamentarsi di non trovare personale idoneo, per rendere note le esigenze occupazionali delle loro iscritte», ma anche a unirsi «a sindacati e istituzioni» per costruire un piano formativo e occupazionale utilizzando «adeguatamente i fondi bilaterali di Api e Confindustria».
Non solo: per il sindacalista le imprese cercano specializzati nelle agenzie interinali perchè «vogliono competenze ma sul breve periodo e al minor costo». Chi, invece, li cerca sul mercato e non li trova è perché chi ha competenze non si svende di fronte a offerte in cui «si cercano persone già formate da altri ma pagandole il meno possibile».
«Sorprende – dice il direttore di Api Lecco, Mauro Gattinoni – la critica che arriva dalla Cisl. A Lecco Network Occupazione da due anni impegna risorse in un’indagine sui fabbisogni formativi nelle aziende locali. Abbiamo fatto un approfondimento settoriale sul manifatturiero e sul commerciale che come esito ha dato la necessità di individuare cinque profili altamente richiesti sul territorio, per i quali attiveremo percorsi formatici specifici con le scuole professionali. E si tratta – aggiunge – di figure individuate e condivise coi sindacati. Quindi stiamo collaborando, i risultati ci sono e sui fondi bilaterali Civillini sa bene che li stiamo usando anche per riqualificare in modo mirato persone in cassa integrazione».
Risultati, quelli di Network Occupazione, che hanno incluso la ricollocazione, sottolinea Gattinoni, circa un anno fa di 15 lavoratori tessili con una riconversione in manutentori del meccanotessile: «Erano partiti in 40 – dice – e ne abbiamo allocati 15. Per noi è un ottimo risultato. Ora – aggiunge – in base alle richieste arrivate dai commercianti abbiamo avviato corsi per pizzaioli e, su richiesta dei costruttori, anche per operatori specialistici di cantiere».
Respinta anche la critica sull’uso dei fondi bilaterali per la formazione: «Se c’è una cosa che da noi sta funzionando particolarmente bene sono proprio i corsi di formazione coi fondi bilaterali. Abbiamo migliaia di dipendenti in formazione continua e ogni programma formativo che presentiamo è condiviso dai sindacati». Circa le ipotesi di speculazione sugli stipendi, per Gattinoni dice che «il prezzo vero lo fa il mercato. E ricordo che anche nei momenti più bui della crisi le nostre aziende non hanno mai lasciato per strada i bravi tecnici e i bravi operai, per cui l’accusa di lucrare sul costo del lavoro è del tutto fuori luogo».
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