Cronaca / Lecco città
Venerdì 10 Aprile 2015
Lecco. Anche i negozi
sentono la ripresa
All’assemblea di Confcommercio Lecco, il presidente Giuseppe Ciresa parla di «cauto ottimismo»
«I numeri del nostro centro studi prevedono un aumento della ricchezza media dei consumatori»
«Un cauto ottimismo». È il sentimento che Giuseppe Ciresa, presidente di Confcommarcio Lecco, percepisce, confortato dai numeri, dalle previsioni e anche dai discorsi dei colleghi. Il cauto ottimismo per le prospettive future non cancella le difficoltà del settore, che arriva da sei-sette anni di crisi che hanno investito il settore, come tutta l’economia italiana.
Il cauto ottimismo Ciresa l’ha scritto nella relazione all’assemblea dell’associazione, tenuta a palazzo Falck. Nella relazione Ciresa ha ripercorso il 2014 e i primi mesi del 2015. E ha ricordato le principali iniziative dell’associazione. Al termine dell’intervento di Ciresa, il vicepresidente di Confcommercio Lecco, Renato Mariani, ha voluto ricordare la recente elezione di Ciresa nel consiglio generale di Confcommercio Imprese per l’Italia: «La nomina nel consiglio nazionale a fianco del riconfermato presidente Carlo Sangalli è significativa e porterà benefici all’associazione e ai commercianti lecchesi. Nel suo nuovo ruolo il presidente Ciresa vivrà ancora più da vicino le problematiche del settore, ma anche le scelte della Confcommercio».
Ciresa ha ringraziato spiegando: «Ci metterò tutto l’ impegno. Ho accettato e sono onorato di questa scelta. Terrò informati i commercianti lecchesi sulla mia azione e su quanto verrà deciso a Roma».
Nella relazione all’assemblea, Ciresa aveva fatto riferimento ai dati del Centro studi di Confcommercio per spiegare l’evoluzione della congiuntura: «Il reddito disponibile delle famiglie dovrebbe crescere sia nel 2015 che nel 2016: il miglioramento del potere d’acquisto pro capite dovrebbe assestarsi sui 300 euro circa. Nel biennio - spiega il numero uno dei commercianti - ci dovrebbe essere un saldo netto positivo del valore della ricchezza complessiva pari a 400 euro per abitante, per effetto della riduzione di 2.700 euro per la ricchezza immobiliare e a fronte dell’incremento di 3.100 euro di quella finanziaria. Tutto ciò favorirà una ripresa dei consumi di oltre il 2% cumulato, che continuerà a riguardare le telecomunicazioni, soprattutto l’elettronica di consumo e l’informatica ».
E dall’Expo che comincia tra una ventina di giorni e che ci accompagnerà fino ad ottobre, ci si può aspettare qualcosa?
«Per effetto dell’Expo - nota Ciresa - anche l’alimentazione fuori casa, gli alberghi, i trasporti e i viaggi avranno un incremento. La novità sarà il rafforzamento della crescita nell’ambito della mobilità, ma il miglioramento del clima di fiducia dovrebbe riportare il segno più anche per consumi declinanti come l’abbigliamento e le calzature».
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