Cronaca / Lecco città
Venerdì 25 Luglio 2014
Lecco, alla Fiocchi
trenta nuovi posti
Accordo in azienda per derogare ai vincoli normativi: le assunzioni sono annunciate entro fine anno
Sul 2015 c’è l’impegno ad altri contratti fissi, in cambio la ditta sfrutterà meglio la flessibilità in entrata
La Fiocchi munizioni è un’impresa che cresce e che in questa fase di sviluppo - grazie ad un accordo raggiunto con i sindacati dei metalmeccanici - ha potuto anche giovarsi di una deroga alle misure introdotte dallo Jobs Act per ampliare l’organico.
L’impresa di via Santa Barbara ha raggiunto un’intesa con il sindacato in base al quale verranno assunte sessanta persone nell’arco di un biennio.
I dipendenti della Fiocchi munizioni hanno accolto a maggioranza un accordo che nel giro di due anni garantirà un posto di lavoro fisso, a tempo indeterminato, a 60 persone.
La Fiocchi si conferma un’azienda solida e in rapida espansione, grazie anche alle posizioni che ha saputo conquistare sui mercati esteri. «L’azienda ci ha contattati tempo fa per chiederci di raggiungere un accordo in deroga alla nuova norma introdotta dal Jobs Act - racconta Giovanni Gianola della Fim Cisl - Tale legge infatti stabilisce che non più del 20% della forza lavoro in forza in un’azienda possa essere a tempo determinato», però in Fiocchi i lavoratori a tempo indeterminato sono complessivamente 440, mentre i lavoratori a termine sono all’incirca 130, dunque attorno al 30%».
«Dunque - prosegue il sindacalista - per legge l’azienda avrebbe dovuto assumere un elevato numero di persone immediatamente, oppure usare uno degli escamotage previsti dalla legge: ricorrere cioè all’uso di agenzie interinali.
Invece è andata diversamente: «Abbiamo raggiunto un’intesa che prevede di “sforare”, o per meglio dire derogare allo Jobs Act, in cambio dell’assunzione a tempo indeterminato di 30 persone entro la fine dell’anno, e altrettante nel corso del 2015. Questo - sottolinea Gianola - consentirà a Fiocchi di raggiungere un organico complessivo di 500 unità e quindi di poter assumere altri lavoratori anche a tempo determinato, giovando, quindi, alla fame di lavoro del territorio lecchese», dice il sindacalista che ha seguito la trattativa insieme ai colleghi della Fiom e della Uilm.
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