Cronaca / Lecco città
Domenica 28 Dicembre 2014
Lecco: i 40 anni della Viti
L’azienda cresciuta nella crisi
Fondata da Adriano Ferrario e dalla famiglia Denti
è tra le poche imprese lecchesi che negli ultimi anni di difficoltà hanno aumentato il fatturato
Da sempre, Lecco è nota come “città del ferro”.
Qui, grazie ai torrenti che contribuivano ai processi produttivi, fonte di energia e raffreddamento, sono sorte le industrie legate a questo materiale. Dalla Caleotto, alla Aldè, alla Sae, alla Badoni, alla Fornimpianti. Come non ricordarle?
Negli anni ’70 e ’80, grazie al circolo virtuoso dei meccanismi di fornitura, il nostro tessuto imprenditoriale ha continuato a svilupparsi con aziende siderurgiche, trafilerie, laminatoi: realtà, in qualche modo, legate a ferro e acciaio.
Nel 1974, vede la luce una ditta che, crescerà e si svilupperà negli anni, arrivando ad essere fiore all’occhiello per la nostra città. Quest’anno cade il quarantesimo compleanno di Viti S.r.l. Nata da un’idea di Adriano Ferrario e della famiglia Denti, l’azienda trova la sua prima sede in un piccolo capannone di 200mq in Via Azzeccagarbugli. Dapprima, Viti S.r.l. si propone sul mercato nazionale, poi, nei primi anni ’80 si amplia e si lancia sul mercato europeo. Il prodotto è la vite, autofilettante.
Negli anni del boom economico lo stabilimento di via Azzeccagarbugli viene ampliato. Alla fine degli anni ’80, l’azienda occupa 20 lavoratori. Nel 1989, Viti traferisce lo stabilimento produttivo in via Promessi Sposi, la sede attuale. Nel 1996, l’azienda cresce sempre di più e, Adriano acquista il capannone in Via Brodolini come sede del magazzino e della spedizione di prodotti finiti, dove vengono portati tre forni per la cementazione.
Nel 2001, la famiglia Denti esce dalla proprietà e, l’azienda passa interamente nella mani dei Ferrario. Nel 2002, Adriano viene improvvisamente a mancare e, i figli, Angelo e Stefano, allora 31 e 28 anni, si trovano da giovanissimi con la grossa responsabilità di gestire da soli un’azienda importante. Il loro obiettivo è farla crescere. Nel 2002 il fatturato è pari a 5 milioni di euro, nel 2014 è quasi raddoppiato. Le risorse umane passano da 24 a 34 persone. L’obiettivo dei fratelli Ferrario è raggiunto. Negli ultimi anni hanno assunto 4/5 persone. Sono riusciti ad aumentare dipendenti anche durante il periodo di crisi e, questo, per Stefano e Angelo, è motivo di orgoglio. Nei prossimi anni, l’azienda ha in programma nuovi investimenti e conta di aumentare ulteriormente la forza lavoro. Niente cassa integrazione, dunque, per la Viti di Lecco: una delle poche aziende che anche durante la crisi è riuscita a crescere.
Viti autofilettanti, autoformanti, per plastica, viti metriche. Materiali: acciaio al carbonio, inox e ottone. Durante il corso degli anni, l’azienda è passata dalla produzione standard alla produzione speciale, su disegno del cliente o su disegno interno.
Oggi, dallo stabilimento escono 5 milioni di viti al giorno, oltre un miliardo di viti l’anno. A partire dal filo, macchine di ultima generazione creano la vite attraverso tre step: stampaggio, filettatura e cementazione (con forni di proprietà). Dal tondino al prodotto finito, insomma: tutto il processo produttivo viene svolto all’interno, eccetto l’ultimo passaggio, il trattamento superficiale, affidato a fornitori esterni.
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