Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 08 Maggio 2015
Le dimissioni di Civati dal Pd, in Valle lascia il suo referente
Non ha aspettato la decisione del suo leader, l’ha anticipata. Ma l’addio di Matteo Oreggioni, notificato in una lettera di qualche settimana fa al circolo di Morbegno di cui era segretario, era rimasto finora riservato. E anche adesso Oreggioni, referente provinciale di uno dei tre contendenti alle primarie del 2013 per la segreteria, ha poca voglia di pubblicizzarlo.
Oreggioni è impegnato nell’organizzazione dell’assemblea di circolo per la costituzione di un nuovo coordinamento. L’ultimo atto, «dovuto» dice lui, di una storia con il Partito democratico che poi è destinata ad interrompersi, non senza amarezza.
«I miei impegni attuali, ma soprattutto le mie convinzioni politiche non mi permettono di proseguire serenamente questa esperienza - attacca la lettera inviata al circolo di Morbegno -. Credo che la politica la si faccia per interessi o per passione o per una commistione tra i due casi. Nel mio si è sempre trattato solo di passione. La passione trae la sua forza vitale da un orizzonte di senso in cui è in grado di rispecchiarsi e, appunto, darsi senso. Questo orizzonte, che si lega con il soggetto politico, per quanto mi riguarda, è ridotto in macerie. Non vedo più senso, se non la legittimazione del suo opposto, il non senso, appunto».
Oreggioni non ha rinnovato la tessera del Pd quest’anno per cui non dovrà neppure riconsegnarla ad assemblea organizzata. Si ritiene un avversario politico del Pd, «del nuovo Pd» specifica. Quello cioè che Matteo Renzi sta costruendo e nel quale il morbegnese, così come Civati, non si riconosce più.
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