Cronaca / Lecco città
Venerdì 05 Giugno 2015
Lavoro: a Lecco aumenta
il numero dei nuovi occupati
Ad aprile gli avviamenti sono stati 580. Nel primo trimestre incremento del 25% rispetto al 2014. Sono in aumento anche gli assunti tra gli over 50
I numeri del mercato del lavoro di Lecco si riflettono nei nuovi dati nazionali pubblicati dall’Istat sull’andamento occupazionale in aprile, primo mese di piena applicazione del jobs act partito lo scorso 7 marzo, quando già facevano sentire i primi effetti positivi degli sgravi contributivi per i nuovi assunti introdotti a inizio anno dalla legge di stabilità.
Il miglioramento generale dei dati si avverte anche a Lecco, dove in aprile secondo le statistiche dei Centri per l’impiego gli avviamenti a tempo indeterminato sono stati 580 contro i 362 dell’aprile 2014. Un dato che già, nel bilancio del primo trimestre, segnava un incremento del 25% di avviamenti rispetto allo stesso periodo del 2014, a fronte di un leggero calo (-2%) del tempo indeterminato e un crollo (-29,63%) dell’apprendistato e dei Cococo (-9,36%).
Nei dati nazionali i 159mila occupati registrati in più rispetto al mese di marzo segnano un incremento di assunzioni a tempo indeterminato e un aumento anche di nuovi contratti nella fascia d’età fra i 50 e i 54 anni.
Una fascia d’età, questa, che nei dati trimestrali a Lecco già segnava a fine marzo un balzo del 12,7%, con 637 nove assunzioni contro le 565 del primo trimestre 2014.
È, ci spiegano a Lecco i Centri per l’Impiego e Cgil e Cisl, il segmento dei lavoratori in mobilità che trovano una via d’uscita grazie a nuovi contratti, spesso a termine, che sospendono l’indennità di mobilità salvo poi riprenderla a contratto scaduto, creando così un ponte di reddito che accompagna all’età della pensione.
È uno dei dati positivi, ci confermano i sindacati lecchesi, di una ripresa occupazionale «da tenere sotto osservazione – ci dicono Cgil e Cisl – almeno fino a fine anno, perché solo una vera ripartenza dell’economia potrà dirci se siamo sulla strada di un miglioramento strutturale oppure solo di un balzo momentaneo».
Il vero test sarà dunque sull’industria manifatturiera, visto che ora i nuovi avviamenti sono realizzati soprattutto nell’agricoltura e nei servizi mentre il saldo occupazionale resta intorno allo zero ma con segno meno.
«Circa gli over 50, dal nostro osservatorio – spiega il dirigente del settore lavoro della Provincia, Roberto Panzeri – rileviamo due situazioni. La prima, la più rilevante, riguarda assunzioni fatte da aziende motivate anche dallo sgravio contributivo per chi assume lavoratori in mobilità, in un meccanismo speculare per chi assume i giovani coi nuovi sgravi. Per gli over 50 in genere si tratta di assunzioni a tempo determinato, e magari anche di più assunzioni per periodi brevi ma comunque utili al lavoratore che così sospende la mobilità salvo riprenderla successivamente accorciando la distanza con la pensione». Ma c’è anche chi, in mobilità, si gioca gli ammortizzatori su sé stesso e chiede all’Inps di ottenere in anticipo l’intera indennità di mobilità, richiesta possibile a fronte dell’avvio di un’attività imprenditoriale da registrare in Camera di Commercio: «A Lecco – spiega Panzeri – abbiamo poche decine di casi simili di ultracinquantenni rimasti senza lavoro e che si rimettono in gioco accettando il vincolo di non poter essere assunti per tutto il periodo di durata degli ammortizzatori».
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