Cronaca / Oggiono e Brianza
Domenica 11 Gennaio 2015
Lavori nella chiesa parrocchiale
Messe trasferite al cineteatro
Arriva il riscaldamento a pavimento, già spostati gli arredi sacri
I fedeli staranno comunque comodi, seduti su poltrone di velluto
Alcuni arredi sono già stati spostati e presto farà seguito tutto il resto: il trasloco riguarda la chiesa parrocchiale, che sta per chiudere ai fedeli e – diciamo così – trasferirsi.
Ciò, a causa di lavori che si dovranno svolgere a breve al suo interno: la situazione si protrarrà dai prossimi giorni, per circa tre mesi.
Pochi disagi
La novità potrebbe comportare, però, tutt’altro che un disagio per i parrocchiani, almeno per tutti coloro che rispettano il precetto e si recano alla messa del sabato sera o della domenica: infatti, le funzioni principali si celebreranno nel cineteatro del vicino oratorio; le altre, infrasettimanali, avranno luogo in casa parrocchiale.
Il centro oratoriano di Sirone dispone di un cineteatro vasto e confortevole, con un ampio palco sul quale verranno trasferiti gli arredi sacri: i partecipanti alle messe s’accomoderanno sulle poltroncine in velluto grigio-azzurre (purtroppo prive, ma questo è ovvio, dell’inginocchiatoio). Nei giorni feriali le funzioni verranno officiate nella sala situata all’interno della casa parrocchiale, intitolata all’ex parroco don Giuseppe Brambilla (che guidò la parrocchia per venticinque anni): verrà allestita per la circostanza, a mo’ di cappella.
L’adattamento si rende necessario per consentire la rimozione del pavimento della chiesa parrocchiale e per l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento, operazione che avverrà in due distinte fasi. A monte della decisione c’è l’impellenza di sostituire la caldaia, che non è più funzionale: pertanto, con l’occasione, il parroco - monsignor Gianluigi Rusconi - e i collaboratori, hanno optato per un intervento radicale.
Tecnologia
Il nuovo impianto sarà moderno, più economico nella gestione e nell’alimentazione, a risparmio anche energetico e dunque ecologico: adottando la tecnologia più diffusa, si tratterà di un riscaldamento a pavimento, che diffonderà il calore in modo uniforme su tutta la superficie dove torneranno poi ad essere sistemate panche e sedie per i fedeli.
Provvisoriamente, ultimata l’installazione, gli arredi potranno tornare - e così riprenderanno lì le funzioni - ma appoggeranno su una copertura provvisoria in cemento: infatti, il rifacimento del pavimento sarà eseguito secondo le indicazioni della Soprintendenza e solo dopo il test del riscaldamento.
Scelte le finiture e collaudato l’impianto, quando autorizzazioni e risorse saranno state individuate anche per la seconda fase, la copertura definitiva verrà collocata sullo strato di cemento sottostante. n
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