Cronaca / Circondario
Sabato 13 Luglio 2013
Lavori all’Asl
Garantiti
gli esami
di laboratorio
Apre il cantiere ia Valmadrera
Per le pratiche amministrative
ci si dovrà rivolgere altrove
Da domani, lunedì, chi si recherà all’Asl di via Casnedi potrà continuare a ottenere alcune prestazioni, ma non quelle amministrative: per la scelta del medico o il rilascio di esenzioni, per esempio, i cittadini dovranno cambiare strada.
L’utenza dovrà bussare alle altri sedi Asl del territorio (e, principalmente, a quella di Lecco) per circa un mese: tanto dureranno i lavori di ristrutturazione del presidio in località Caserta «necessari – informa l’Asl stessa - per migliorare l’offerta rivolta alla popolazione. Il centro prelievi – che è affidato infatti all’azienda ospedaliera, ospite della struttura - non chiuderà durante il cantiere.
In questi mesi Asl e azienda ospedaliera hanno lavorato insieme per trovare una soluzione transitoria che evitasse la sospensione del servizio diagnostico durante il mese prevedibilmente necessario per la ristrutturazione dello stabile – continuano dall’azienda sanitaria - Va riconosciuta ed elogiata la disponibilità del “Gruppo di cure primarie”, che ha sede nello stesso edificio».
Com’è noto, Valmadrera è tra le realtà che sperimenta ormai da tempo la medicina di gruppo: i medici di base ricevono in un’unica sede i pazienti (talvolta a rotazione e perciò anche dei colleghi; un gruppo s’è recentemente distaccato e ha gli ambulatori in via XXV Aprile); l’attività del “Gruppo di cure primarie” si svolge in un settore del presidio di via Casnedi che da domani non sarà interessato dai lavori e sarà proprio qui che verrà provvisoriamente trasferito il personale addetto ai prelievi. L’Asl precisa che «la parziale chiusura della sede di Valmadrera a partire da lunedì 15 luglio, per circa un mese, è dovuta alla necessità di adeguamento dei locali necessari per accogliere nuovi sevizi offerti al territorio: in particolare, una centrale operativa di cure domiciliari e palliative».
L’attivazione delle nuove prestazioni rientra in una convenzione con il Comune (proprietario dell’immobile di Caserta) e viene indicata nell’accordo come condizione indispensabile per il mantenimento in città anche di tutto il resto del pacchetto: «Al di là delle condizioni dettate dall’Asl – ha già avuto modo di precisare il sindaco, Marco Rusconi – siamo stati pronti ad accettare per la rilevanza sociale delle cure palliative in sé e per il sostegno derivante alle famiglie dei malati; peraltro, la continuità del presidio smentisce timori e voci su un’eventuale smantellamento». n
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