Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 20 Settembre 2014
Lavoratori clandestini
Laboratorio sequestrato
Gestito da cinesi, ieri il blitz in un locale di Garbagnate
Lavoravano 24 ore su 24, ritmi massacranti in un laboratorio gestito da cittadini cinesi che è stato posto sotto sequestro dagli agenti della Squadra Mobile di Lecco.
Il primo blitz da parte della polizia, con il supporto dell’Asl e dell’ispettorato del lavoro era stato operato lo scorso 2 settembre in un appartamento a Garbagnate Monastero e ieri sono stati posti i sigilli alla struttura e ai macchinari in attesa di proseguire nelle attività di accertamento.
I reati che vengono contestati a tre cittadini cinesi di 44, 42 e 35 anni che gestivano la proprietà e l’attività industriale sono il favoreggiamento all’immigrazione clandestina e altri reati concernenti le normative del lavoro e la salubrità degli ambienti di lavoro. Il primo controllo era stato effettuato ai primi di settembre quando gli agenti, con il personale dell’Asl e dell’ispettorato del lavoro avevano effettuato il controllo. All’interno della struttura erano stati trovate e identificate 18 persone, delle quali due clandestine e per le quali era stato avviato il procedimento amministrativo dell’espulsione (provvedimento che era stato sospeso per esigenze d’indagine).
Gli agenti nel loro blitz avevano potuto verificare come nei locali, oltre al materiale tessile e ai macchinari per la realizzazione e il confezionamento, si trovassero letti. Una sorta di posto di lavoro con annesso dormitorio in modo da non bloccare praticamente mai l’attività lavorativa, attiva in modo no stop.
Nei locali, con norme igieniche molto approssimative, si trovavano anche la cucina dove venivano cucinati i pasti delle 18 persone impegnate al lavoro.
La produzione tessile realizzata era quella di capi di alta moda e l’intervento da parte della Questura di Lecco è nato a seguito di specifiche attività di indagini partite da un’analisi elaborata di dati relativi alle richieste amministrative e agli interessi economici di cittadini di etnia cinese presenti sul nostro territorio. L’accertamento dei dati incrociati ha fatto accendere un faro su quell’appartamento di Garbagnate dove si è scoperto che una ventina di persone lavorava ininterrottamente giorno e notte e che ora è stato chiuso con i sigilli in attesa di un ulteriore approfondimento d’indagine.
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