Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 14 Giugno 2015
L’autonomia per la Provincia, cresce il malcontento
Questione di metodo, ma anche di contenuto perché «non si possono riunire i sindaci in piazza a votare un documento, frutto di una inusuale opera di collaborazione sul territorio, e poi presentarne un altro che, per una contrattazione al ribasso a Milano, rinuncia agli elementi basilari dell’autodeterminazione dell’unica provincia montana».
Facce scure tra gli amministratori locali all’indomani della riunione sulla legge regionale per il riordino delle autonomie convocata venerdì a palazzo Muzio dal presidente Luca Della Bitta alla presenza del sottosegretario regionale Ugo Parolo, firmatario insieme al collega Daniele Nava degli emendamenti in discussione.
Deficit democratico, risposte politiche insufficienti, piuttosto che comunicazioni scorrette e incoerenti: sono queste le contestazioni avanzate dagli amministratori locali, per lo più dei Comuni capo mandamento e non solo, alla piega presa dall’iter regionale della legge sulla cosiddetta autonomia per Valtellina e Valchiavenna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA