L’appello di Piuro

«Beviamo tutti Frisia»

«Al bar, al ristorante e al supermercato acquistiamo la Frisia».

Dopo due anni di stop, la produzione di acque minerali dello stabilimento di Santa Croce è ripartita e dal sindaco di Piuro Omar Iacomella arriva un vero e proprio appello. In valle ci sono stati tanti soggetti, imprenditoriali e non, che hanno offerto il proprio supporto allo stabilimento acquistando i prodotti e promuovendone il consumo. Dai tornei di calcio alla Notte bianca, passando per la Dieci giorni di Piuro, la Sagra dei crotti e tante altre iniziative, si è scelto di proporre la Frisia come l’unica marca di acqua minerale.

«Si tratta di un buon inizio, ma secondo noi si può fare ancora di più, anche perché in una parte dei locali e dei negozi questi prodotti non ci sono. In questo ultimo mese d’estate, caratterizzato dalla presenza di molti turisti in valle, anche grazie alle numerose manifestazioni che si sono promosse, ritengo che ci siano tutte le premesse per fare uno scatto in avanti. Se la nostra acqua diventasse la principale protagonista sulle tavole dei ristoranti e dei bar, i benefici sarebbero evidenti per tutti. Ci potrebbero essere effetti positivi anche in termini di acquisti effettuati nelle zone di residenza dei turisti, ad esempio per i brianzoli o i milanesi, dopo il rientro a casa».

Secondo Iacomella c’è la possibilità di promuovere la presenza delle bottiglie di Frisia e Bernina in tutti gli esercizi commerciali. «Per tanti mesi, ci siamo chiesti quando avremmo potuto riacquistare l’acqua Frisia. Ora che è di nuovo sul mercato, facciamo sentire la nostra richiesta a baristi, ristoratori e negozianti, chiedendo di poterla acquistare. Spesso di parla di potere dei “consum-attori” per boicottare prodotti sgraditi. Qui è l’esatto contrario: con l’unione dei singoli si possono ottenere risultati positivi per un’azienda e per la collettività».