Cronaca / Valsassina
Mercoledì 04 Febbraio 2015
L’allarme per i profughi a Cremeno
Il sindaco convocato in prefettura
Dopo la lettera in cui Invernizzi paventava la possibilità di «episodi spiacevoli»
Il palazzo del governo rassicura: «Non ci sono anomalie, situazione tranquilla»
Caso profughi: il sindaco, Pier Luigi Invernizzi, domani sarà ricevuto in prefettura a Lecco dal nuovo viceprefetto vicario, Gennaro Terrusi.
Oggetto: la lettera scritta dal primo cittadino di Cremeno allo stesso ente governativo di cui abbiamo riferito ieri.
In questa si leggono le allarmate, e per certi versi allarmanti, dichiarazioni di Invernizzi in merito alla presenza di un centinaio di profughi nella struttura degli “Artigianelli” nella frazione di Maggio.
Il sindaco teme che, se la convenzione con la società “Domus Caritatis” fosse rinnovata per l’ospitalità dei profughi a Cremeno, la situazione «potrà degenerare in episodi spiacevoli o male interpretata da parte di qualche cittadino».
In prefettura non l’hanno presa bene. Risponde in maniera molto equilibrata il capo dell’ufficio di gabinetto, Stefano Simeone, facendo capire bene cosa si pensa a Lecco di questa dura presa di posizione del sindaco valsassinese.
«In base ai nostri riscontri - dice Simeone -, possiamo dire che le parole del sindaco non trovano coincidenza con i fatti reali. Non abbiamo notizia dalle forze dell’ordine, che regolarmente presidiano la struttura della frazione di Maggio, di anomalìe di sorta. In questo Comune non vengono organizzate iniziative come a Barzio, Ballabio, Esino e in altri centri della provincia dove sono accolti i profughi per cui questi ultimi vengono impiegati in piccole mansioni, come spazzare le strade e altro».
L’articolo completo su La Provincia di Lecco del 4 febbraio
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